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Making Room, mostra sulle nuove modalità dell’abitare | di Kristin Coleman
401 F St NW, Washington, DC 20001, USA
Ceramics of Italy partecipa alla mostra Making Room: Housing for a Changing America. Inaugurata il 18 novembre presso il National Building Museum di Washington DC, la mostra – che avrà la durata di sette mesi – si propone di evidenziare soluzioni abitative innovative in un’installazione unica e in continua evoluzione. Organizzata dal Museo e dal Citizens Housing and Planning Council, Making Room si concentra sull’interior design in ambito residenziale, concepito per soddisfare le crescenti esigenze delle diverse famiglie americane. Condividendo questa missione, Ceramics of Italy è presente in qualità di sponsor e materialmente con la fornitura da parte dei produttori di piastrelle italiane.
“Siamo onorati di sostenere il National Building Museum, che è l’unica istituzione culturale negli Stati Uniti dedicata all’ambiente costruito. Making Room è un’opportunità unica per Ceramics of Italy di dimostrare l’incredibile versatilità e la qualità ineguagliata delle piastrelle di ceramica italiane. Il futuro del design residenziale sta cambiando rapidamente e l’industria ceramica italiana comprende la necessità di creare prodotti per spazi flessibili e multifunzionali” ha dichiarato Vittorio Borelli, presidente di Confindustria Ceramica.
Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da grandi cambiamenti demografici e negli stili di vita e le famiglie americane hanno subito una grande trasformazione. Più adulti oggi vivono da soli, le case multigenerazionali sono in aumento e gli alloggi a prezzi accessibili sono in crisi. La tecnologia, il desiderio di utilizzare in modo creativo lo spazio e la sostenibilità ambientale, nonché le esigenze di una vita sana richiedono soluzioni all’avanguardia, mentre il tradizionale design delle abitazioni residenziali non ha tenuto il passo.
Making Room propone le soluzioni più attuali, innovative, versatili ideate da architetti, interior designer, developers per rispondere alle esigenze abitative in continua evoluzione. Ad esempio, i micro appartamenti di New York, le abitazioni sperimentali “condivise” nell’area DC, le rimesse per gli attrezzi nei cortili a Seattle, le micro abitazioni per le persone disagiate di Austin, e il boom delle comunità di co-housing, tra gli altri. Modelli, piani e immagini mostrano alcune di queste soluzioni e i loro effetti sul mercato immobiliare in quelle comunità.
Il pezzo forte della mostra è The Open House, un’abitazione flessibile di 300 metri quadrati, che illustra ulteriormente come un piccolo spazio possa essere adattato per soddisfare molte esigenze. Progettato dall’architetto italiano Pierluigi Colombo, la casa comprende due spazi abitativi distinti che potrebbero essere usati indipendentemente o combinati per formare una residenza più grande. Di per sé, lo spazio più piccolo potrebbe essere configurato come un micro appartamento. Per evidenziare come lo stesso spazio possa ospitare tre modalità di vita completamente diverse – compagni di stanza, una famiglia allargata e una coppia di pensionati – gli arredi interni verranno sostituiti due volte nel corso dell’intero periodo di durata della mostra.
Per arredare gli spazi ideati dall’architetto Colombo, dal design moderno e al tempo stesso tattile, sono state scelte diverse collezioni ceramiche che mettono in luce la grande versatilità della ceramica italiana, il suo alto contenuto in termini di innovazione tecnologica e di design.
Le raffinate e minimaliste piastrelle Graph di Ceramica Vogue sono state utilizzate in uno dei bagni, mentre la collezione MAT di Cir (Gruppo Romani), dal look ispirato al cemento, riveste le pareti del secondo del bagno. Il pavimento “sopraelevato” è stata realizzato con le collezioni Tr3nd di Ergon, Apogeo di Tagina e One di Ceramiche Caesar, in una gamma di colori ispirata ai materiali naturali – legno, antracite e cemento – e nelle dimensioni che variano da listoni rettangolari di 20×120 cm a formati quadrati di 60×60 cm. Superfici ceramiche realizzate con la tecnica della stampa digitale, in grado di riprodurre sulle superfici una quantità impressionante di dettagli ed effetti diversi. Mapei ha fornito malte, adesivi e sigillanti, nonché un prodotto per la preparazione delle superfici. Le piastrelle sono state posate utilizzando Ultraflex 3, una malta premiscelata a presa rapida mentre, per la stuccatura, è stata scelta la malta liquida Keracolor U, sempre di Mapei, nelle varianti di colore Warm Grey e Brick Red.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 16 settembre 2018.