Progetti
Una ristrutturazione non invasiva
Riccardo Bianchi
FLORIM
2011
Chi non conosce Palazzo Strozzi? Si tratta di uno dei più bei palazzi rinascimentali italiani, un vero e proprio capolavoro dell’architettura civile e una pietra miliare di Firenze. A iniziarne la fabbrica fu Filippo Strozzi, un facoltoso mercante appartenente a una famiglia per tradizione ostile alla fazione dei Medici, volendo celebrare i fasti della propria schiatta con un’opera maestosa per far spazio alla quale furono “immolate” ben quindici costruzioni. Il progetto originario era da attribuirsi a Benedetto da Maiano e l’edificio fu ultimato, dopo molte peripezie, nel 1538. Insomma un monumento inarrivabile, una pagina gloriosa delle vicende artistiche e culturali italiane. Eppure vi sono ancora parti di questa notissima costruzione che non ti aspetti. Una di esse è lo spazio espositivo ricavato negli ambienti delle antiche cantine del palazzo, sotto il grande cortile. Dal 1945 in avanti questa suggestiva “catacomba” accolse alcune tra le mostre fiorentine più importanti, ma nel 1966 l’esondazione dell’Arno la rovinò drammaticamente. Ci vollero oltre quarant’anni perché lo spazio venisse risanato e riaffidato alla sua vocazione artistico-espositiva con il nome di Centro di Cultura Contemporanea Strozzina-CCCS. La “Strozzina”, così è noto a Firenze questo complesso sotterraneo, si compone oggi di undici sale per una superficie totale di 850 metri quadrati. Di recente, sotto la cura di Franziska Nori, Project Director del CCCS, parte della Fondazione Strozzi di Firenze, è stata eseguita un’ulteriore ristrutturazione dell’ambiente, in particolare della pavimentazione. Per l’intervento si è ricorsi al programma Easy Flooring, un sistema modulare di pavimentazione autoposante a secco per interni messo a punto da Florim Solutions. A spiegazione di tale decisione viene in aiuto la relazione di progetto: “Si tratta di un sistema per rinnovare l’estetica degli ambienti mediante la posa di un nuovo pavimento in ceramica direttamente sopra una pavimentazione preesistente. Ciò è possibile in quanto questa soluzione non richiede la realizzazione di un massetto, né l’uso di collanti o di stucchi. Le lastre, assemblate per semplice accostamento, vengono infatti posizionate e rimosse senza opere di muratura o demolizione, e senza dovere necessariamente ricorrere a manodopera specializzata. Tali caratteristiche derivano dalla particolare composizione di Easy Flooring: ad una lastra in grès porcellanato viene applicato un supporto costituito da una speciale mescola ad alta densità di gomma riciclata e sughero dello spessore di 2 mm”. Nell’ambito di questo sistema, perfetto per gli interventi in costruzioni storiche ove non si possono eliminare i pavimenti preesistenti, si è scelto di utilizzare lastre in grès porcellanato della collezione “Unique” di Rex – uno dei marchi di Florim – nel colore Argent, ideale, nella sua tonalità neutra e luminosa per dare risalto alle opere e per alimentare la sensazione di una continuità spaziale tra sala e sala. Una decisione che alla prova dei fatti – le mostre – si è rivelata molto felice.
Rex, serie Unique
grès porcellanato
80x80 cm
Argent, superficie naturale
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): <0,1%
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): UA ULA
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): <150 mm3
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): >45N/mm2
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R 9
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
LEED