Progetti
Una “pelle” di ceramica
Laura Ragazzola
Luciano Busani
COTTO D'ESTE
2010
Un segno forte e di qualità, che si staglia nel paesaggio rurale della periferia di Vitoria-Gasteiz, città storica del Nord della Spagna nel cuore della regione autonoma dei Paesi Baschi.
L’edificio, infatti, è una macchia bianca nel verde dei campi. Unica eccezione: il tetto rivestito di tegole rosse. Una casa che per la sua forma richiama il più antico archetipo di abitazione con le due falde inclinate, montate su un semplice cubo (in realtà il volume raddoppia dando vita a due corpi gemelli, raccordati da un disimpegno di collegamento).
L’ha voluta così il suo progettista, l’architetto Ignazio Ojarzabal, in piena sintonia con i giovani padroni di casa, una coppia con tre bambini.
L’obiettivo? Puntare tutto sulla chiarezza compositiva, sulla semplicità di linee e volumi, sull’uniformità dei materiali.
Ma l’intuizione progettuale che li ha davvero conquistati è stata quella di trasformare il volume-scultura in una forma disegnata dalla luce. Perché non appena il sole si affaccia, l’edificio sembra trovare una nuova luminosità, grazie ai raggi solari che, riflessi sulla superficie candida come la neve, “accendono” la casa.
Niente intonaco o calce, però, per tinteggiare le facciate ma un rivestimento in ceramica, che abbina la tradizione di un materiale antico con le elevate prestazioni frutto di un’avanzata ricerca tecnologica. Grandi lastre in gres porcellanato rivestono, infatti, l’edificio come una seconda pelle. Si tratta di un nuovo minerale ceramico (“Kerlite Snow” di Cotto d’Este) arricchito con graniglia di zirconio, che può essere prodotto in lastre di grande formato e di soli mm 3 di spessore.
La versatilità di questo materiale ha permesso di creare un “vestito” confezionato su misura: le lastre, infatti, disegnano fasce orizzontali in tre differenti altezze che si combinano diversamente su ciascuna delle facciate. Il risultato è un gradevole effetto di movimento (lo si coglie soprattutto in corrispondenza degli spigoli), che alleggerisce il volume compattto dell’edificio. Non solo. La facilità di applicazione di questo materiale ha suggerito al progettista anche un’originale soluzione compositiva: una porzione di zoccolo dell’edificio è stata rivestita con ritagli di Kerlite, frantumati grossolonamente, che danno vita a una decorazione a mosaico che spezza l’uniformità materica delle facciate. E sempre pezzi tagliati su misura sono stati usati per rivestire i vani delle aperture. Il tetto, poi, privo di cornicione secondo una consuetudine costruttiva tipica dei Paesi che si affacciano sull’Atlantico, non proietta in nessun momento della giornata ombre sulla facciate, che rimangono così immacolate.
Ma la “pelle” in materiale ceramico, che avvolge l’edificio, non ha solo una valenza estetica: diventa anche un scelta vincente per il contenimento dei costi e il comfort abitativo grazie alla sua funzione isolante e alla sua perfetta tenuta termica. Dentro, come fuori, domina il bianco, rinnovando quella sensazione di estrema pulizia e di luce diffusa, che caratterizza tutto il progetto.
Cotto d'Este, Kerlite Colors
grès porcellanato
3000x1000x3 mm
Snow
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): <0,1%
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): ULA - UHA
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): 146 mm3
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
LEED
EMAS
ISO 14001