Progetti
Una finestra
sul cortile
Laura Maggi
Eric Laignel
CERAMICA SANT'AGOSTINO
Nemo Tile Company
2011
Una facciata aristocratica e severa in mattoni a vista, in un building del 1848, come ce ne sono molte a New York, cela una dimora inattesa, con un altro volto, più intimo ma scenografico, offerto sul giardino interno. Siamo nella zona di Gramercy dove la solida, storica struttura della Gramercy Townhouse è stata sottoposta dallo studio newyorkese Fractal Construction a un importante intervento di ristrutturazione che ha trasformato radicalmente l’edificio preesistente, articolato in abitazioni e il piano superiore aggiunto in una fase successiva alla costruzione, progettati come altrettanti loft.
La nuova generazione dei proprietari, la famiglia Isaly, voleva ricavarne due unità abitative, uguali per dimensioni e valore, collocate l’una sopra l’altra. Una sfida avvincente per i progettisti incaricati del restyling date le condizioni deteriorate della struttura che ha implicato l’adozione di un’armatura d’acciaio completamente nuova e la sostituzione completa di tutti gli impianti.
Ulises Liceaga, l’architetto fondatore dello studio Fractal Construction, è partito dal risanamento della metà superiore dell’edificio, prevedendo nel progetto l’inserimento di un piano superiore completamente nuovo. Con una superficie di circa 200 metri quadrati, il nuovo volume è riuscito a risolvere l’esigenza prioritaria, ovvero il problema dell’equa divisione dello spazio tra le due abitazioni. L’intervento ha poi assolto alle richieste di architettura d’interni nella suddivisione degli spazi, disegnando il vasto open space che accoglie cucina/sala pranzo/salotto, ricavando gli ambienti dedicati all’home theatre e all’home office, oltre alle tre camere da letto e relativi bagni.
La famiglia si era immaginata una casa-vetrina che rispettasse la propria anima e le proprie passioni ma esprimesse i nuovi stili di vita. Per questo, oltre a Fractal Construction, hanno richiesto aiuto (e suggerimenti creativi) ad altri tre importanti attori della scena dell’interior design: allo studio ODA, autore di importanti realizzazioni dal segno inconfondibile, a Ingo Maurer, maestro e poeta della luce per il progetto di illuminazione e a Emilio Garcia, scultore, per interventi ad hoc nello spazio, installazioni site-specific uniche.
Ne è nato uno spazio con diversi livelli interni tutto a vetri, chiusi da una cornice in metallo disegnata come una griglia dalle ampie maglie, dove il rivestimento in ceramica (serie Pietre d’Italia, Ceramica Sant’Agostino) è declinato in un elegante tono di grigio.
Un luogo speciale dove le pareti e i soffitti del living aperto sulla cucina sono punteggiati dalle sculture sensuali di Emilio Garcia, dove domina la scena il grande e prezioso lampadario di Ingo Maurer, composto da frammenti di porcellana, una delle creazioni-icona del designer tedesco. Dove il muro a mattoni dei due piani principali, che chiudeva la casa verso il giardino, è scomparso: lo sostituisce un’aerea parete di vetro dove diodi minuscoli, invisibili di giorno ma scintillanti di notte, disegnano una nuova costellazione di stelle personalizzate. Un cielo su misura che si accende sullo skyline della città.
Ceramica Sant'Agostino, serie Pietre d'Italia
grès porcellanato
60x60 cm
Grigio
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): ≤ 0.5%
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): min. GB GLB
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): classe 5
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 35 N/mm²
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
ECOLABEL
LEED