Un maso contemporaneo

Adagiato su un dolce pendio, in posizione dominante a 1000 metri di altitudine, il maso Bruggerhof da antico edificio rurale è stato trasformato in un residence suddiviso in cinque appartamenti confortevoli e funzionali. E senza mai rinunciare al fascino della tipica abitazione alpina. Infatti, complice il progetto della ditta Fliesenbau, il concetto di relax in montagna è stato ridisegnato da nuove scelte spaziali e materiche più adatte alla vita contemporanea, che però non tradiscono lo spirito originario del maso altoatesino.
Siamo a Cadipietra, nel cuore della Valle Aurina, a un centinaio di chilometri da Bolzano. Soprannominata la ‘case delle montagne’, la valle si snoda in un paesaggio incantato, dominato da oltre 80 cime che svettano sopra i tremila metri. Ruscelli, cascate, pinete, pascoli verdissimi o innevati a seconda della stagione, completano il quadro naturalistico di questa bellissima località altoatesina. Qui, è anche molto radicata la tradizione costruttiva dei masi, la tipica costruzione rurale delle famiglie contadine (in Alto Adige se ne contano circa 25.000), che oggi affianca alla tradizionale attività di allevamento del bestiame e produzione di formaggio anche quella turistica. Proprio come è successo in questo caso: il maso di proprietà della famiglia Bruggerhof da generazioni, oggi si affida a Wolfang e Julia, giovane e dinamica coppia, per rinnovarne spirito e idillio rurale in chiave contemporanea. Con coraggio e intelligenza.
Si comincia dalla scelta dei materiali di rivestimento. Per il pavimento, il progetto opta per il gres porcellanato della collezione ‘Assi d’Alpe’ di Panaria Ceramica, che con le lunghe ‘doghe’ di cm 90,5x 20 si snoda per tutta la casa, bagni compresi, senza soluzione di continuità. Scelto nella colorazione ‘Maso’, il rivestimento ceramico ripropone sfumature e texture tipiche delle essenze lignee usate nelle abitazioni alpine, offrendo nello stesso tempo massima funzionalità (facile manutenzione e rapida pulizia) e grande resistenza (al gelo, alle macchie, allo scivolamento). L’abbinamento con il legno dei mobili e della struttura del tetto è felice, grazie anche alla tonalità grigiata scelta per le doghe in gres, che crea uno stacco visivo deciso ma cromaticamente perfetto.
Nella casa, come vuole la tradizione tirolese, la pareti sono rivestite da boiserie lignee, qua è là scolpite da delicate modanature, che creano un’atmosfera intima e avvolgente; la medesima essenza di legno è usata per le porte, gli infissi e per tutti i mobili: dalle sedie, che esibiscono il classico schienale tirolese ‘a trifoglio’ dove occhieggia un cuoricino, ai tavoli, dalle gambe morbidamente sagomate; dalle panche, quasi sospese sul pavimento, ai letti e alle armadiature. Accanto al legno, domina il bianco, come unica scelta cromatica, che si sposa al grigio-perla dei bagni e ai toni tortora del rivestimento ceramico. Bianca è anche la stufa ad accumulo di calore, che troneggia nella ‘stube’, il tradizionale salotto tirolese, tutto fasciato di legno, dove un tempo le famiglie contadine s’incontravano per trascorrere le ore serali prima di coricarsi, e che nel nuovo layout della casa viene riproposto come luogo d’incontro e relax.
L’impianto della casa è moderno e funzionale, con aree giorno e notte ben definite e disegnate, contaddistinte da un arredo curato, mai invadente, che lascia sempre lo spazio libero e puro.
Insomma, un progetto contemporaneo capace di preservare il sapore della tradizione alpina, nel pieno rispetto di un territorio che merita rispetto e che regala molte emozioni.