Progetti
Tre case bianche, vista mare
Benedetto Marzullo
Tommy Della Frana
Claudio Angelucci - Edgardo Toso Srl
COTTO D'ESTE
Caccavale Srl
2016
Evitare un progetto “vernacolare” e sfidare la banalità delle lottizzazioni costiere con un’architettura dalla forte personalità. Pur nella sua semplicità. Questa, in estrema sintesi, la sfida dell’architetto Claudio Angelucci che ha realizzato il Residence Lido Riccio a Ortona, città marittima della provincia di Chieti, in Abruzzo. Sfida vinta, con un progetto che ha partecipato al concorso La Ceramica e il Progetto, la cui premiazione si è svolta il 4 luglio.
Ma, andiamo con ordine. Siamo a Ortona, rinomato centro balneare abruzzese; la città, con il suo porto, rappresenta lo scalo marittimo principale della regione.
Il sito individuato per l’insediamento residenziale è localizzato a soli 200 metri di distanza dal mare, in località Lido Riccio di Ortona, da cui il nome del Residence oggetto del progetto in esame. Localizzazione felice, con due criticità: la nazionale adriatica s.s.16 e la ferrovia. Due presenze importanti che rappresentano una vera e propria frattura tra il lotto edificabile e il mare. Una complessità che ha rappresentato una “sfida nella sfida”. L’elaborato dell’architetto Angelucci arriva dopo una precedente esperienza progettuale, deludente, che aveva lasciato perplessi i proprietari. “Dopo un primo progetto in stile vernacolare, elaborato da progettisti locali, siamo stati invitati a proporre una nuova soluzione più dirompente rispetto all’anonima architettura presente nella zona. A differenza della soluzione primogenita abbiamo ribaltato una serie di convenzioni e stilemi di un presunto e dilagante linguaggio abruzzese, una sorta di tradizione inventata. Stile gradito dalle amministrazioni e tollerato dalle sovrintendenze, che spesso maschera delle più bieche speculazioni immobiliari, discostandosi da quella che secondo noi deve essere l’architettura di riferimento su questo lembo di costa”. Il risultato? “Un’architettura mediterranea fatta di candide forme dalle geometrie semplici”. Il nuovo complesso di 18 alloggi è così articolato in tre volumi lineari che richiamano gli archetipi dell’edilizia residenziale e si affacciano sul mare emergendo nettamente in un contesto privo di coerenza architettonica. “Si è deciso di orientare il complesso verso il mare e di dislocare gli edifici nella parte retrostante e più alta del lotto”, spiega il progettista, “per privilegiare e valorizzare lo splendido panorama” evitando allo stesso tempo la contiguità con le infrastrutture stradali e ferroviarie. Il progetto vede l’uso di piastrelle Cotto d’Este Kerlite, per i rivestimenti esterni e in alcuni casi anche interni, oltre a parte della pavimentazione esterna retrostante. I formati sono vari, da 50 cm per un metro a 5 cm per un metro per i listelli utilizzati in facciata; i colori prescelti sono l’ultrawhite, snow e Kerlite Buxi color cendre. Una scelta non casuale, quella di rivestire esternamente gli edifici con le piastrelle, “ma che è stata suggerita per le condizioni avverse cui sono sottoposti i manufatti realizzati in prossimità della costa e del mare, evitando costose e continue manutenzioni alle pareti”. Ragione e sentimento, dunque, per una scelta vincente.
Cotto d'Este, Kerlite e Kerlite Buxy
grès porcellanato
mix
Ultrawhite, Snow, Cendre
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): conforme
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): conforme
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): conforme