Progetti
Tradizione anglosassone e design contemporaneo italiano
Santino Limonta
Luciano Busani
FIORANESE
Innocenti Bruna s.r.l.
2017
Capita a volte di non poter catalogare in trend stilistici noti un locale pubblico perché realizzato a fronte di un concept unico e originale. E’ per certi versi il caso di Tino Caffè, nuovo punto di riferimento della ristorazione fiorentina, la cui apertura ha suscitato immediato interesse per i suoi interni non convenzionali. Ce ne racconta la genesi Tommaso Fuzier Cayla che ne ha curato la realizzazione. “La mia famiglia acquistò nel 2017 il Boccaccio Hotel e lo spazio, allora interno, dove oggi sorge Tino Caffè era utilizzato solo per il breakfast dei clienti. Abbiamo deciso di aprirne la vetrata che dava sulla trafficata Via della Scala e trasformarlo in un caffè aperto a tutti. Nell’occasione io ho cercato di far rivivere nel nuovo locale ambienti e atmosfere dei pub dell’East Sussex (che avevo frequentato durante un soggiorno prolungato a Brighton) attenuandone le asperità con massicce dosi di design italiano. La sfida è stata far convivere nel progetto due visioni contrastanti e ricavarne un ambiente tendenzialmente industrial chic.
Mi aveva colpito in particolare il fatto che quei locali avessero pareti libere su cui artisti di strada esponevano i propri quadri. Ho fatto in modo quindi che anche Tino Caffè potesse ciclicamente diventare galleria d’arte moderna”. Sulla parete fronte bancone è stata installata una barra in alluminio da cui scendono fili di nailon in grado di reggere quadri anche pesanti. I mattoncini rossi lasciati al grezzo con i voluti spruzzi di malta bianca e il fascio luminoso degli spotlight puntati su di essi esaltano le specificità degli oggetti esposti. Il locale ha uno sviluppo longitudinale con attrezzature allineate a sinistra e tavolini a destra. Sul fondo due quinte in muratura creano un salottino. A dominare l’ambiente, un enorme bancone fatto su misura con legno massello riciclato. Dello stesso tipo di legno sono i piani dei tavolini, sostenuti questi da una struttura in ferro effetto corten. Singolari le porte di servizio, rivestite con metallo graffiato ottenuto dalla fusione di scarti ferrosi e battuto a freddo con il martello. Nel corso della ristrutturazione non sono stati necessari interventi strutturali. Le pareti esistenti sono state riportate al vivo e poi rifinite con mattoncini in laterizio rosso a spessore ridotto, applicati con malta bianca e lasciati al grezzo. Salvo proteggerli da terra ad altezza tavolino con una boiserie in doghe di legno massello nero il cui design ricorda le cabine balneari di Brighton. Una monorotaia a soffitto dotata di faretti direzionali fornisce l’illuminazione d’accento. Per quella generale sono stati realizzati alcuni punti luce (a parete o in sospensione) con cordami da marina annodati su carrucola o con lampade tipo Edison e tubi in rame tipo impianti idraulici anni ’40. L’accensione di tutte le fonti luminose ricrea l’avvolgente calda atmosfera dei pub anglosassoni. Vi concorre in modo determinante la scenografica pavimentazione, realizzata con lastre in grès ChevronChic, colore Burnt, di Fioranese posate a lisca di pesce. Una scelta che ricorda i pavimenti inglesi fatti con legni recuperati dal fasciame di vecchie barche in disuso.
Fioranese, ChevronChic
grès porcellanato
7,8x53,3 cm
Burnt
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): ≤ 0.5 %
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): conforme
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): conforme
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): conforme
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
EMAS
ISO 14001