Progetti
Tra Barocco e Neorganico
Carlo Paganelli
Camillo Zucchelli, Pietro Matteotti
TAGINA
Giovanni Dossi
2006
Ciò che attiene al progetto per una chiesa investe relazioni di tipo teologico, liturgico ed estetico. Ogni segno, sia spaziale sia decorativo, esprime un profondo senso simbolico, una valenza sospesa tra la sacralità del momento liturgico e la bellezza dall’opera d’arte e dalla sapienza tecnica del costruire l’architettura. L’intervento nella chiesa di San Giuseppe ha come riferimento il mondo naturale quale elemento del Creato nelle sue declinazioni, che vanno dalle creature terrestri a quelle dell’aria fino a quelle marine, come nel caso del Nautilus, un mollusco le cui forme hanno ispirato la configurazione spaziale della chiesa che sorge nel rione Alcide de Gasperi di Riva del Garda, centro urbano in provincia di Trento. L’intervento riguarda la pavimentazione realizzata all’interno di una chiesa la cui costruzione era iniziata negli anni Sessanta, su progetto dell’architetto Camillo Zucchelli e, causa diverse vicende, terminata nel 2006 in occasione dei quarant’anni dalla sua consacrazione. Progetto ambizioso e fuori dagli schemi, la chiesa dedicata a San Giuseppe trae le sue origini nella complessa e straordinaria struttura biologica della conchiglia Nautilus, un mollusco in grado di sostenere pressioni batimetriche a quote di oltre cinquecento metri di profondità
Progettata dall’ingegner Pietro Matteotti, la pavimentazione trae origine da una sorta di proiezione sul piano delle forme organiche della struttura architettonica. Un’operazione che rispetta la morfologia costruttiva voluta dall’architetto Zucchelli. Posata dalla Ditta Dossi Giovanni, la pavimentazione è stata realizzata impiegando materiali della collezione Cotto del Cardinale, una serie ispirata ai pavimenti in cotto seminato presenti nei più straordinari palazzi patrizi romani del XVI secolo.
Tra il sacro e il profano del Barocco intrecciato alle forme organiche del Nautilus, la pavimentazione restituisce un’atmosfera ricca di valori cromatici in cui emerge il rosso porpora della collezione prodotta da Tagina Ceramiche d’Arte, azienda impegnata nella produzione di manufatti ceramici prodotti con tecnologie in grado di realizzare un prodotto seriale con le caratteristiche del pezzo fatto a mano e dunque con un valore aggiunto di particolare pregio. Vi sono contesti architettonici, per esempio lo spazio sacro, poco assimilabili all’estetica del prodotto industriale concepito come moltiplicazione all’infinito di pezzi tutti uguali. Una chiesa, seppure contemporanea, deve conservare il suo legame con la storia dell’architettura sacra, quindi con i modelli del passato, quando ogni elemento costituente la struttura architettonica era realizzato a mano, quindi capace di trasferire nel tempo il valore del fare umano come fatto simbolico del costruire la casa di Dio. Piccole imperfezioni unite a dettagli sempre diversi connotano il prodotto Tagina, destinato a valorizzare spazi particolari e unici come lo spazio sacro di una chiesa.
Tagina Ceramiche D'Arte, Cotto del Cardinale
grès porcellanato
mix
Rosso Porpora
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): <= 0,2%
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): >=54 N/mm2
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): 9