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È con queste parole che l’antiquario Mariano Cappiello presenta la sua Magi House Antica Dimora, un luogo in cui soggiornare immergendosi davvero nella storia, e non solo perché ci troviamo nel cuore del centro storico e tra i palazzi più antichi di Sorrento. Magi House stessa è un palazzo residenziale del XVI secolo acquistato e trasformato da Cappiello in una struttura ricettiva mantenendone l’impianto originario, caratterizzato da locali abitativi al piano primo e stalle al piano terreno con un’uscita per i cavalli, come dimostra il doppio ingresso, uno dei quali «incorniciato da ornie e protetto da un cancello in ferro battuto del ‘600, quasi un sipario aperto su un trionfo di tufo, marmo e pietra che proietta chi ne gode verso un mondo che non c’è più».
Il restauro, affidato a diverse maestranze locali, ha riportato all’antico splendore pareti e volte in tufo a vista, materiale tipico della penisola sorrentina, come pure i solai in legno del primo piano. Il contesto, di per sé già suggestivo, è stato poi delicatamente “contaminato” da elementi di antiquariato della collezione Cappiello: nicchie in ferro battuto, bassorilievi, colonnine rinascimentali, fregi, sculture, un desk reception realizzato appositamente da un maestro del tufo integrando due ornamenti tufacei del XVII secolo, e una fontana del XIV secolo collocata in quello che era il giardino della casa, uno dei pochissimi del centro. In quest’area esterna comune, utilizzata per le colazioni all’aperto, è anche possibile concedersi il lusso di un bagno in una Jacuzzi, «omaggio alla convivialità delle terme romane». Un altrettanto delicato inserimento ha previsto l’utilizzo di lastre ceramiche in tutta la struttura, posando all’interno del piano terreno la collezione Forum di Ceramica Del Conca ispirata alla pietra, che con i suoi bordi irregolari si armonizza perfettamente alla matericità del tufo, mentre per le aree esterne e i rivestimenti di camere e bagni è stata scelta la collezione Vignoni della stessa azienda, ispirata all’effetto del cotto ma contemporanea per l’offerta di formati e colori, qui voluti nella tonalità bianco avorio che maggiormente riporta all’immaginario antico.
Il viaggio nella storia si realizza anche nell’ascensore ricavato all’interno dell’antico pozzo, offrendo agli ospiti un percorso che permette di ammirare le pareti ancora integre e la porta da cui si entrava per tirare il secchio, conservata e restaurata. Negli spazi abitativi del primo piano, completamente ristrutturati e dotati di tutti i comfort, un filo rosso di lontane suggestioni si srotola lungo i solai seicenteschi, riportati al loro originario splendore, tra decori, fregi e reperti originali, come anche nei nomi che rievocano la grande storia: la luxury suite con minipiscina Caracalla, il miniappartamento Armida e le due superior a uso triplo Caligola e Nerone. Arredate con materiali pregiati e mobili realizzati artigianalmente su misura, testimoniano una felice combinazione tra la sobrietà del contemporaneo e il fascino di reperti di grande valore artistico e storico.