Progetti
Sovrumani silenzi e profondissima quiete…
Elena Pasoli
Antonio Totaro
MONOCIBEC
Idrosanitaria di Rinaldi V.
2012
Difficile scegliere tra le molteplici definizioni che danno del luogo i siti turistici di tutto il mondo: “habitat ideale”, “luogo fuori dal tempo”, “architettura naturale mozzafiato”…e via dicendo, fino all’emblematica bandiera arancione conferita dal Touring Club che sintetizza e certifica la realtà meglio di qualunque aggettivo. Parliamo del favoloso contesto geologico delle cosiddette Città del Tufo, quelle Vie Cave protagoniste della preziosa area archeologica toscana costituita dai borghi di Sovana, Pitigliano, Sorano e Vitozza. Il Tufo è una roccia vulcanica generatasi circa 400.000 anni fa quando le eruzioni dell’attuale lago di Bolsena ricoprirono il territorio di una soffice lava. Lo scorrere dei fiumi e dei torrenti ha eroso la tenera roccia fino a creare dei massicci speroni tufacei, intagliati da vani rupestri un tempo abitati ed ancora oggi impiegati come magazzini, separati da profonde gole, che offrono ai visitatori un paesaggio unico e inconfondibile. L’ambiente naturale incontaminato, la tranquillità e la bellezza dei panorami, la tradizione di un vivere nel rispetto con la natura hanno favorito da sempre in questo angolo di Maremma, all’estremità sud-orientale della provincia di Grosseto, la cultura dell’ospitalità.
E’ in questo contesto, e precisamente nel comune di Sorano, che vive l’agriturismo Podere del Lepre, una prestigiosa struttura risultato di un raffinato intervento di ristrutturazione eseguito negli anni recenti su un tipico casolare della zona, circondato da 80 ettari di terreno, perlopiù coltivato a grano e orzo e in minor parte occupato da boschi. Frutto di lavori di recupero che hanno rispettato pienamente le caratteristiche originali dell’architettura locale, come i muri di tufo e i travi in castagno, l’agriturismo del Lepre è modulato in diverse situazioni, suggestivamente denominate Tasso, Picchio, Scoiattolo, Istrice, Volpe, Faina, Civetta, Lepre e Riccio, dagli animali tipici della zona: vi troviamo due appartamenti ricavati dall’antico magazzino, una suite creata all’interno del vecchio casale, sei stanze di cui quattro nella vecchia stalla. Nella rimessa agricola è stato, invece, ricavato un ristorante, mentre sopra alla stalla il grande terrazzo che in passato univa il casolare al vecchio fienile ospita una superba vasca Jacuzzi per momenti di relax nel silenzio più assoluto.
L’eleganza e allo stesso tempo la genuinità degli ambienti è frutto dell’intelligenza generale del progetto, nel quale spiccano la capacità e la sapienza degli accostamenti tra il patrimonio tradizionale e le soluzioni più moderne, così che l’inserimento di materiali contemporanei diventa una decisa sottolineatura degli elementi architettonici in tufo e castagno. In particolare, un ruolo importante giocano le pavimentazioni degli ambienti realizzate con piastrelle di ceramica in formati diversi, scelte dalle collezioni in gres porcellanato Cotto Etrusco e Cotto della Rosa di Monocibec, materiali che si distinguono per le caratteristiche tecnologiche d’avanguardia unite a una matericità molto evocativa e piacevole allo sguardo. La ceramica è protagonista anche negli ambienti di servizio, rivestiti con le piastrelle della linea Stratos di Naxos, scelte in vari formati e vari colori.
Monocibec, Cotto etrusco
grès porcellanato
16.5x33.3
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): conforme
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): conforme
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): conforme
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): conforme
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R10
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
LEED