Progetti
Sospesi fra Natura e Artificio
Carlo Paganelli
Hirvoje Pajalic
PANARIA CERAMICA
2009
L’architettura si è sempre confrontata con la Natura e l’inserimento di una struttura in un ambiente prevalentemente naturale pone una complessa dicotomia. Poiché se da una parte il manufatto rappresenta un’invasività programmatica, dall’altra si pone come generatore di un nuovo equilibrio fondato sulla distruzione del precedente rapporto, ma contemporaneamente apre anche tutta una serie di nuove relazioni portatrici di un inedito genius loci destinato ad arricchire di nuove potenzialità un luogo precedentemente connotato da un’inevitabile monotonia morfologica. In fondo, nella Natura, nulla è immutabile: terremoti, sommovimenti geologici, esondazioni di fiumi e interventi umani avvenuti sin dalla comparsa dell’uomo sulla Terra hanno creato profonde mutazioni territoriali a tutte le latitudini. Naturalmente, un conto è ricercare nuovi equilibri tra ambiente naturale e un manufatto architettonico, altro è invece violentarlo attraverso pesanti interventi dove l’architettura diviene sostanzialmente un involucro impermeabile tra l’interno e l’esterno. L’evoluzione tecnologica avvenuta attraverso i secoli ha prodotto un materiale straordinario come il vetro, azzerando così il diaframma posto dai materiali opachi, realizzando così il libero fluire della natura all’interno dell’involucro architettonico. La ricerca di una relazione giocata più sulla simbiosi piuttosto che sul contrasto tra ambiente e costruito emerge nel progetto dell’architetto Hirvoje Pajalic che ha puntato sia sulla tradizione architettonica istriana sia sulla morfologia del territorio circostante, disegnando forme sinusoidali evocatrici delle curve di livello destinate alla rappresentazione geografica di un territorio caratterizzato dalla variabilità delle quote di livello. La sinuosa linea del bordo piscina riduce la distanza tra due mondi: il costruito e l’ambiente naturale, realizzando così quella sintesi simbiotica fra ospite dell’hotel e un intorno di grande fascino naturalistico. In tal senso, concorrono anche i materiali impiegati. Nel suggestivo paesaggio naturale, lungo la costa istriana orientale dove il mare è di una limpidezza cristallina, sorge il complesso alberghiero Valmar Sanfior Hotel. In occasione della ristrutturazione della terrazza con piscine, la scelta dei materiali è caduta sulla collezione Bioarch di Panaria Ceramica. Una collezione caratterizzata dalla felice fusione tra Natura e tecnologia ponendo così al centro dell’intervento il rapporto tra uomo e ambiente. Ispirata alla Bargiolina (quarzite naturale di notevole pregio estetico reperibile in territorio piemontese), la collezione Bioarch può essere utilizzata come prodotto per esterni e interni laddove sia ricercata una particolare raffinatezza e inalterabilità nel tempo. E’ inoltre totalmente eco‐compatibile, viene prodotta in stabilimenti con Sistema di Gestione Ambientale certificato (ISO 14001:2004 ed EMAS), ha ottenuto il prestigioso marchio ECOLABEL e possiede i Crediti LEED.
Ceramica Panaria, collezione Bioarch
grès porcellanato
20x20-20x30,5-20x41 cm.
Barge Gialla
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): UHA-ULA
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): ≤145 mm3
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R10-R11
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
ECOLABEL
LEED
EMAS
ISO 14001