Saint Jerome Catholic Church, Oconomowoc (Wisconsin)

Il progetto, insignito della menzione d’onore al “Ceramic Tiles of Italy Design Competition” nel 2009, è parte di un complesso architettonico che comprende una chiesa e una scuola.
Più precisamente la nuova ala della Chiesa, realizzata nel 2004, rappresenta l’ideale prolungamento nella scuola attualmente esistente sul sito. Come le altre chiese progettate da Groth Design Group, anche questa denota un forte senso di spiritualità attraverso una solida espressività materica.
L’intervento integra diverse funzioni senza sminuire il significato tipologico dell’edificio religioso. Questa nuova chiesa comprende infatti oltre gli spazi propriamente liturgici anche aree polifunzionali come uffici e un vivaio. I complessi ecclesiali, che hanno per secoli modellato spazi di grande qualità nell’evoluzione dei differenti stili e linguaggi, merita¬no una nuova risposta come questa: una struttura forte che regola l’organizzazione dello spazio e della forma assumendo valenze simboliche. Il progetto si è imposto proprio per la semplicità della sua geometria, in perfetta linea con le esigenze liturgiche e per l’estrema attenzione ai dettagli costruttivi e di finitura.
All’interno, il soffitto è coperto da un imponente e articolata copertura a volta in cartongesso sorretta da colonne in pietra con pavimenti in ceramica. Lo spazio circondato da ampie finestre con vetrate colorate che fanno da contrasto con i toni tenui dell’interno. L’illuminazione artificiale diffusa in modo omogeneo e l’utilizzo di materiali naturali creano un senso di intimità e raccoglimento spaziale. L’esterno della costruzione, affiancato da un campanile, è rivestito con pietra alternata a laterizio, il tetto è in scandole.
Il grès porcellanato, serie Ambienti scelto nei colori Courvilie e Botticino prodotto da Caesar, è stato utilizzato in modo significativo. La pavimentazione della navata centrale è stata messa in evidenza con una piastrella a due colori posate a spina di pesce. Le piastrelle sono state infatti posate in tagli a listoni per evidenziare l’asse principale della chiesa, alternandole nel formato 30×30 cm ai lati dell’altare.
È stata scelta una collezione ispirata a pietre nobili, i cui toni caldi e chiari dialogano armoniosamente con gli altri materiali utilizzati all’interno della chiesa, quali legno e mattoni.
Anche il parapetto dove ha sede l’organo è stato rivestito dello stesso materiale ceramico in corrispondenza al corpo principale della chiesa, una funzione estetica che consente anche un miglioramento della qualità acustica dello spazio. Questo progetto si è dimostrato un’occasione per sperimentare le potenzialità espressive del materiale ceramico nell’affrontare la sfida della costruzione della chiesa oggi, dopo le trasformazioni attuate su questa tipologia dalla cultura moderna. L’architetto è chiamato a rispondere attraverso la qualità dello spazio, a dare nuove risposte: l’idea del sacro è una componente assoluta ed essenziale che deve essere riformulata per contrastare la fragilità dell’attuale cultura.