Progetti
Romantico incontro di memorie, fiori, cibo e design
Roberta Valli
Luca e Marco Baldni - studio Q-BIC
Studio q-BIC
MARCA CORONA
2015
Nel cuore di Firenze, in una via centrale ma leggermente defilata rispetto a quelle maggiormente frequentate dai turisti, è possibile varcare la soglia di un luogo assolutamente suggestivo: La Ménagère.
Le ampie vetrate invitano chi passa ad entrare per scoprire una successione di ambienti dove le alte volte duecentesche convivono con muri scrostati, colonne e capitelli corinzi, ampie vetrate industrial style, sedute e tavoli di recupero, lampade di design e orchidee fluttuanti dagli antichi soffitti….
Millecinquecento metri quadrati dove quello che “fu” il primo negozio di casalinghi fiorentino, aperto nel 1896, rinasce come concept-restaurant dalle molteplici anime grazie al sapiente progetto di studio Q-BIC che ha capito ed interpretato perfettamente la volontà della committenza di realizzare qualcosa di diverso che superasse l’idea tradizionale di ristorante.
L’architetto Luca Baldini e il designer Marco Baldini di Q-BIC si sono quindi posti come obiettivo quello di “dare vita a uno spazio dove chiunque si potesse sentire libero di entrare a qualsiasi ora e di rimanere senza limiti di tempo”.
Nasce così La Ménagère, aperta dalle 7 del mattino fino alle 2 di notte, un “luogo trasversale” secondo gli intenti di Q-BIC, che è insieme bistrot, cocktail bar, fioreria e negozio di oggettistica di design. La definizione di Concept-restaurant deriva proprio dal fatto di essere un contenitore armonico di cibo, drink, musica ma anche fiori e design.
Q-BIC è riuscito a creare uno spazio raffinato e contemporaneo, dal sapore industriale e al contempo romantico “diffondendo” le note floreali della fioreria Artemisia in tutti gli ambienti, utilizzando le particolari sospensioni luminose di Karman per accentuare il fascino delle antiche volte, e ancora sedute d’antan e mobili di recupero che donano un’atmosfera retrò e informale.
L’elemento di sfida per i progettisti è stato “far convivere le tradizioni del passato con il presente, proiettandosi verso il futuro” e per questo hanno “eliminato le imperfezioni dell’edificio portando a nudo la struttura architettonica, inserendo elementi funzionali ed essenziali, e giocando sui contrasti” .
Ambienti eterogenei fluiscono gli uni negli altri grazie alle ampie vetrate che consentono allo sguardo di spaziare in profondità cogliendo con un colpo d’occhio tutta la successione degli spazi. Si passa dalla galleria voltata caratterizzata dal tavolo in castagno su disegno di Q-BIC, lungo 18 metri, alla sala del pianoforte illuminata da un ampio lucernario e, di sera, dalle candide sospensioni orientaleggianti. Si procede verso la saletta privè del ristorante con il maestoso chandelier in vetro bianco opalino e il tocco di colore delle sedute verde acido, fino alla zona dello show cooking con la cucina a vista, raggiungendo infine la fioreria con piante rare e bouquet freschissimi che seguono il ritmo delle stagioni e ancora la zona dedicata al bar e lo store di complementi di arredo, omaggio al luogo e alla sua storia e selezione di oggetti di design dove poter tranquillamente fare quattro chiacchiere in intimità approfittando dei piccoli salottini ad hoc.
I materiali adottati per l’intervento sono fondamentalmente quelli originari riscoperti eliminando le sovrapposizioni formatesi nel tempo, quindi pareti in pietra a vista o intonaco consunto dal tempo o ancora intonaco con tracce della colla delle mattonelle asportate, a questi si affiancano i materiali adottati per il restyling: cemento, legno, ferro e cementine.
In alcuni ambienti la necessità di superfici resistenti, igieniche e sicure ha spinto i progettisti a scegliere il materiale ceramico, che viene accostato a pareti stonacate, pietre naturali, infissi in legno e dettagli metal. Si tratta delle cementine della linea Terra di Marca Corona perfette per enfatizzare l’atmosfera industrial-chic de La Ménagère.
Nella cucina e nell’attigua sala ristorante, gli ospiti possono apprezzare le geometrie gessate del decoro Cubo, proposto nella versione grigio freddo e nell’originale formato esagonale. Nella zona bagno si ritrovano invece il raffinato motivo Astro, questa volta nel piccolo formato quadrato.
Da notare come la cura del dettaglio non si esaurisca neanche nell’area bagno dove persiste l’atmosfera industrial-romantica grazie alla presenza di composizioni di fiori freschi, specchi, lampade e cementine retrò, pareti stonacate e, tocco finale in omaggio alla memoria del luogo, lavabi che altro non sono che capienti pentoloni quasi in bilico sul piano d’appoggio.
Marca Corona, Terra
grès porcellanato
25x21,6, 20x20
Grigio Antracite e mix di grigi freddi
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): ≤ 0,1%
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): UA
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): ≤ 150 mm3
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): R ≥ 45 N/mm2
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme