Romanticismo mediterraneo

Situato ad Acciaroli (in provincia di Salerno), antico centro abitato di pescatori posto sulla costa cilentina, a pochi metri dal mare, l’hotel è stato rinnovato attraverso un intervento che recupera la tradizione della ceramica vietrese grazie all’impiego di pavimenti e rivestimenti prodotti da Ceramica Vietri Antico. Gli spazi interni sono in linea con un immaginario rivolto al passato rappresentato sia dal gusto retrò degli arredi Decapè, sia da una particolare regia luci di gusto romantico che contribuisce a creare ambienti rilassanti e in sintonia con lo spirito del luogo. Così l’architetto Ciro Forlenza descrive il concept che ha guidato il progetto di ristrutturazione dell’hotel: “L’obiettivo era di realizzare un intervento attraverso un linguaggio ricercato che evidenziasse l’accogliente atmosfera mediterranea, ma senza disdegnare elementi di contaminazione presi dalla contemporaneità, utilizzandoli senza mai calcare la mano e cercando di dare vita a un’ambientazione confortevole e omogenea nelle linee generali, nella scelta dei colori e, soprattutto, nell’impiego di materiali che avessero una storia da raccontare per rinverdire un’antica cultura sedimentata attraverso secoli di raffinato artigianato”. In epoca medievale tutta l’area salernitana, anche grazie alle cave di argilla presenti in loco, era interessata all’attività della lavorazione di manufatti in ceramica, sia nelle forme invetriate sia in quelle “stannifere”. Il commercio marittimo era assicurato dagli approdi di Salerno e di Vietri. Per quanto attiene al territorio vietrese, in particolare sin dalla prima metà del Duecento compare il toponimo a la greta (o creta) – che sta a indicare un costone sovrastante il fiume Bonea tra il capoluogo e la marina – una esplicita testimonianza della presenza e dell’utilizzo della materia prima ceramica. La produzione di “mattonelle” nei secoli XVI e XVII era limitata a singole organizzazioni artigianali.
Nella seconda metà dell’Ottocento la ceramica vietrese si impose all’attenzione dei mercati per la produzione di pavimenti decorati per un impiego prevalente nell’edilizia privata. Negli anni Venti e Trenta del secolo scorso l’attività produttiva era caratterizzata da una fase comunemente denominata “periodo tedesco” grazie all’arrivo di un gruppo di artigiani, olandesi e tedeschi, che contribuì a dar vita a una più vasta gamma produttiva con un notevole ampliamento del mercato.
L’opera di ristrutturazione dell’hotel è suddivisa in più fasi. Il primo intervento, iniziato nel 2005, riguarda il vecchio edificio denominato limonaia. La trasformazione del corpo di fabbrica comprende la realizzazione di sei camere doppie più una junior suite. Il risultato appare perfettamente adeguato secondo gli accordi presi con la committenza e diviene un punto di riferimento, un prototipo metodologico per la realizzazione dei successivi interventi.
Le stanze, riorganizzate dal punto di vista distributivo e funzionale in modo da garantire comfort e ambienti esteticamente gradevoli, sono state anche pensate nel loro significato simbolico riferito ai colori presenti nel paesaggio del Cilento, attraverso una gradazione cromatica destinata alle pareti e tendenzialmente orientata verso tonalità chiare in grado di assicurare massima luminosità agli ambienti. Un diverso trattamento ha invece riguardato i soffitti e le pavimentazioni, trattati con tinteggiature di tonalità più consistenti. Ogni stanza è un mondo a parte e quindi con diverse modalità sono stati realizzati i decori destinati ai pavimenti e ai rivestimenti. Le piastrelle di Vietri Antico impiegate hanno variabili cromatiche che spaziano dal Bianco Schiuma di Mare all’Azzurro Oltremare e al Blu Faraglioni, e sono caratterizzate da una morbidezza e una profondità propria delle superfici vetrificate dell’antica tradizione vietrese delle ceramiche cosiddette mpetenate: una particolare lavorazione, tutta manuale, che prevedeva di inserire piccoli cumuli di scaglie di vetro durante la cottura, rendendo così la piastrelle perfettamente lucide su tutta la superficie.