Progetti
Relazioni contestuali
Riccardo Bianchi
Kruna Architettura Restauro
MARAZZI
Globo
2013
Marina di Ragusa, una spiaggia incantata, un mare di cristallo in perenne mutazione cromatica, l’eco dei passi del commissario Montalbano (qui si è girato l’episodio “Gatto e cardellino”). Fascino allo stato puro per questa località vacanziera siciliana sviluppatasi nel dopoguerra come appendice marinara di Ragusa-Iblea, favolosa città barocca inerpicata sui pendii dei monti Iblei. Nel corso degli anni, per rinforzarne l’appeal, è stato costruito un efficiente porticciolo turistico e, nel contempo, si è avviato un riordino e abbellimento delle tante “seconde case”. La residenza che raccontiamo in queste pagine fa parte di quest’ultimo fenomeno. Un immobile di villeggiatura di recente frazionato, oggetto di una profonda trasformazione che, con l’intento di creare una dimora di villeggiatura al passo con i tempi in fatto di comfort e funzionalità, ha interessato servizi tecnici e tecnologie impiantistiche e ha mirato ad ampliare, nei limiti del consentito, gli spazi con pergolati, strutture leggere e sottotetto. Il tutto seguendo una raffinata visione progettuale modernista e impiegando materiali in profonda sintonia con il genius loci.
“La casa è stata riformata” , spiegano gli architetti Antonio Buscema e Giovanni Cavalieri dello studio ragusano Kruna Architettura & Restauro, “con la prospettiva di poter accogliere una coppia con due figli. Ciò che la connota è la forte relazione con il contesto costituito da un piccolo agglomerato di case di villeggiatura circondate da una campagna dalle tinte rugginose e caratterizzata dai muri in pietra a secco che delimitano le proprietà”.
Proprio il muro a secco è stato assunto quale simbolo architettonico e principio generatore del progetto. Ad articolare e organizzare la casa è infatti una parete in pietra che, attraversandola longitudinalmente, spartisce gli ambienti living dalla zona notte e, con la sua texture minerale, impreziosisce decorativamente le verande panoramiche. Anche in verticale la parete rocciosa gioca un preciso ruolo funzionale e ornamentale giacché i progettisti l’hanno usata come supporto per una scala con gradini a sbalzo, che conduce al sottotetto.
Il materiale scelto per gli scalini è il legno e non è un caso: esso funge infatti da liaison estetica con la pavimentazione interna e esterna del complesso, realizzata unicamente con il grès della linea “Trewerk outdoor” di Marazzi. Spiegano i progettisti: “Si tratta di una piastrella ceramica eccezionale, sia per le prestazioni che per l’aspetto. Qui abbiamo utilizzato la finitura ‘effetto legno’ color cappuccino che ben si è prestata all’idea di introdurre nella casa la stessa scala cromatica della terra arsa dal sole della campagna circostante. L’aspetto ligneo di questa ceramica è così realistico da trasmettere la sensazione di camminare su un caldo pavimento in legno! A sua volta l’interior design, improntato a un’elegante semplicità, persegue la medesima impostazione di stretta integrazione tra estetica e funzione. Gli interni sono in larga parte arredati con mobili eseguiti ad hoc con finitura in laccato bianco: tale soluzione rende meno evidente la loro presenza nel décor ed enfatizza i materiali architettonici impiegati esaltandone, per contrasto, l’espressività materica e cromatica. E allo stesso criterio risponde l’uso, per altri arredi, del legno in essenza con finitura a poro aperto.
Marazzi, Treverk Outdoor
grès porcellanato
15x120 - 30x120 cm
Cappuccino
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): ≤ 0.5
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): ≤ 175
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): 45
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R10
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
ECOLABEL
LEED
ISO 14001