Progetti
Quando la sostenibilità gratta il cielo
Alfredo Zappa
Open Project
COTTO D'ESTE
2012
Ci sono due modi per ammirare la nuova Torre Unipol di Bologna. Il primo è salire all’ultimo piano e dall’alto dei suoi 125 metri godere di un incredibile panorama. Vale la pena ricordare che si tratta dell’ottavo edificio più alto d’Italia. Il secondo è fermarsi al piano terreno davanti alla targa apposta per certificarne gli eccellenti standard ambientali, che le hanno fatto meritare la certificazione LEED NC Gold. E anche in questo caso vale la pena ricordare che si tratta del primo edificio a torre del nostro paese ad avere ottenuto questo riconoscimento. Un attestato formale scaturito da un percorso iniziato nel 2004, quando il committente Unipol ha espresso la volontà che il nuovo complesso nascesse nel segno della riduzione dei consumi e delle migliori pratiche di gestione delle risorse naturali, del risparmio energetico, di una condotta consapevole da parte degli utenti e di una elevata qualità degli spazi di lavoro e relazione. Intento che ha segnato una tappa fondamentale per l’architettura green italiana, attraverso uno dei maggiori investimenti privati a essa dedicati negli ultimi anni.
La torre svetta nel cuore di un nuovo insediamento poco distante dalla Tangenziale Adriatica, sorto sui terreni di un’area industriale dismessa, all’interno della quale, oltre al nuovo grattacielo ha trovato collocazione un vero e proprio brano di polarità urbana, attraverso la realizzazione di un albergo, un cinema multisala e un’articolata offerta commerciale e di servizi.
Il progetto, dalle fasi di urban design fino alla direzione lavori è stato interamente sviluppato dallo studio Open Project (società di architettura e ingegneria con sede a Bologna) e coordinato tramite i contributi di qualificati partner quali lo Studio Majowiecki per le strutture, Betaprogetti per gli impianti e Habitech, che ha affiancato Unipol e il team di progettazione integrata nel perseguire l’obiettivo della certificazione LEED.
Durante l’interno processo, grande attenzione è stata riservata ai temi della riduzione dei consumi di risorse energetiche e idriche, allo sviluppo di un involucro estremamente performante, all’efficienza e integrazione del sistema edificio-impianti, alla scelta dei materiali, al progetto paesaggistico, alla mobilità sostenibile, al ciclo dei rifiuti, alla qualità degli spazi interni, questi ultimi caratterizzati dalla pervasività della luce naturale che raggiunge la totalità degli ambienti, con evidenti benefici sia per il comfort che per la riduzione dei consumi per l’illuminazione artificiale.
In questi spazi lavorano più di 1000 persone, che hanno a disposizione 25 piani operativi, 3 piani di rappresentanza con giardini pensili, una hall di ingresso a tripla altezza e 3 piani interrati. Per quanto riguarda i materiali di finitura, in primo piano la scelta del team di progettazione di impiegare per il rivestimento di questi ambienti, oltre 10.000 metri quadrati di gres porcellanato ultrasottile Kerlite, della Serie Over-Road, prodotto da Cotto d’Este.
Cotto d'Este, Kerlite Over
grès porcellanato
Multiformato
Road (grigio)
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): 0,1%
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): UA
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): <145 mm3
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): >120 N/mm2
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
LEED
EMAS
ISO 14001