Progetti
Qualità premiata
Alfredo Zappa
Leo A Daly
LEA
2010
Il recupero del patrimonio edilizio contemporaneo, cioè degli edifici realizzati dal secondo dopoguerra ai nostri giorni, assume un ruolo sempre più centrale all’interno del settore delle costruzioni. L’obiettivo è andare ben oltre la semplice riqualificazione dell’immagine architettonica, per soddisfare le incombenti esigenze dettate dai protocolli di riqualificazione energetica, riduzione dell’impatto ambientale, sicurezza, accessibilità, comfort e salubrità. La complessità dei temi da affrontare esclude a priori la scorciatoia di una semplice passata di cipria. Bisogna analizzare le caratteristiche degli edifici e mettere a bilancio i vari interventi sugli involucri, gli impianti, i sistemi impiantistici, la qualità dei materiali e delle finiture, attraverso un approccio di progettazione integrata. Esempi significativi provengono da ogni dove, sia per quanto concerne il residenziale, sia per il terziario. Tra questi ultimi si inserisce a pieno titolo il progetto di recupero firmato dallo studio Leo A Daly, per l’edificio al 999 North Capitol Street, NE – Union Square, a Washington DC. Un importante palazzo di 9 piani per oltre 321 mila metri quadrati di superficie, parte di un complesso per uffici che comprende due corpi indipendenti prospicenti un’articolata piazza urbana pedonale, sotto la quale è celato un grande autoparcheggio. Attualmente il complesso ospita per la maggior parte le agenzie governative del distretto di Columbia. L’edificio, realizzato nel 1972, è stato oggetto di un primo intervento nel 1988 e, più recentemente, di un refitting concluso lo scorso anno, che ha previsto la realizzazione di una nuova lobby centrale, nonché lavori di ristrutturazione delle parti comuni a tutti i piani, degli ascensori, dei servizi igienici e non ultima la realizzazione di un’area attrezzata per il fitness. L’insieme delle opere ha valso all’edificio l’Epa’s Energy Star label e la certificazione LEED Silver del Green Building Council. Al conseguimento dell’ambito punteggio LEED, ma anche e soprattutto alla riqualificazione estetica, funzionale e prestazionale delle finiture interne, hanno fornito un contributo determinante le collezioni di Lea Ceramiche. In primo piano Slimtech BasaItina Stone Project, lastra sottile e di grande formato in grès laminato, impiegata per gran parte dei rivestimenti e dei pavimenti nella versione Plus, con spessore di 3,5 mm e stuoia di armatura in fibra di vetro sul lato inferiore. Nelle zone comuni e di servizio, nei bagni e all’interno del centro fitness, i progettisti hanno invece scelto rivestimenti delle collezioni Tecnoquartz (riproduce le pietre naturali di quarzite unendo la tecnologia tutta massa alla doppia pressatura) e Stonehenge (grès porcellanato a tutta massa), entrambe caratterizzate da un aspetto di forte espressività materica. La qualità del risultato ha valso a questa realizzazione la vittoria del Ceramics of Italy Design Competition 2012, per la categoria edifici commerciali, conferita nell’ambito di Coverings, ad Orlando (Fl, USA).
Lea Ceramiche, Slimtech Basaltina Stone Project
grès porcellanato
50x50 cm; 100x100 cm
Sabbiata, naturale, lappata
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): ≤ 0,1%
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): UHA, ULA
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): ≤ 145 mm3
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): classe 5
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
LEED
EMAS
ISO 14001