Ospitalità originale

Inaugurato ufficialmente il 20 settembre 2017 l’Hotel Pois Pois a Taipei, Taiwan, ha avuto la sua consacrazione con la festa di capodanno 2018, dove tutte le sue strutture ricettive, dalle camere di nitido design al ristorante con cucina internazionale, dal night club Velvet Rouge alla terrazza con vista, hanno funzionato a pieni giri in un’atmosfera che unisce il design e la pop art, il vintage e il multiculturale.
La parola che più spesso ritorna tra quelle digitate nel web da coloro che vi hanno soggiornato è: originale.
Di sicuro la sua architettura è stata pensata per essere un landmark del quartiere, in particolare nelle ore notturne quando il rosso, il giallo, il rosa e il bianco illuminano l’intero edificio creando un’atmosfera inconfondibile.
L’Hotel Pois Pois nasce dal recupero di un vecchio edificio nel quartiere Da’An, centralissima zona di Taipei ed è stato ristrutturato dall’architetto Yvonne Tsai per conto di Kingland, una società immobiliare attiva nella progettazione di nuovi edifici, nelle ristrutturazioni e in grandi opere di pianificazione urbanistica, con architetture destinate a ogni tipo di attività: residenziale, ospitalità, business. Fondata nel 1997 dall’uomo d’affari Robert Chu, la società di costruzioni è formata da investitori, manager e professionisti della progettazione ed ha al suo interno la maggior parte delle competenze richieste dall’architettura contemporanea che agisce su larga scala. Basata su una sequenza di punti e di sfere, l’architettura del nuovo hotel si sviluppa su dieci piani, con 35 camere e tre piccole suites.
Una copertura di metallo, con vistosi raccordi angolari rosso vivo, avvolge tutto il fabbricato e nella griglia di facciata sono state ricavate le curiose aperture che ricordano in chiave moderna il tipico oculo ben noto in molte storiche architetture europee. Una marea di punti a pois decora la parte cieca dell’involucro metallico così come lo spettacolare ingresso: piccolo ma inquadrato dal portale a colonne rosse, tipico della cultura cinese.
Il punto di forza dell’edificio è la terrazza sul tetto, da cui si gode una magnifica vista sull’edificio simbolo di Taipei, la famosa 101 Tower con la sua forma che ricorda al tempo stesso i bambù e i pinnacoli delle pagode. Il design degli interni vive di molti contrasti, da un lato le camere luminose, quasi tutte chiare nelle tinte, ma con l’eccezione delle tre suites con vivaci decori di ispirazione vegetale e floreale. Per lo spazioso bar e ristorante Ch-Eat, l’architetto Yvonne Tsai ha scelto il bianco dei tavolini, delle sedute e del grande bancone, in contrasto con il blu dei divani e con le varie tonalità di grigio insite nelle venature delle ceramiche della collezione Tipos (Ceramica Sant’Agostino), che si estendono con continuità sia a rivestimento che lungo l’intero pavimento del ristorante fino alla hall dell’hotel.
Disseminati in ogni dove vi sono pezzi di design contemporaneo, quali il divano Tatlin, ma la regina incontrastata dell’edificio è la poltrona sospesa Bubble chair, usata nelle camere come seduta e nel ristorante come pendant a soffitto, sorta di omaggio alle sfere celesti del design!
La collezione ceramica Tipos è stata utilizzata anche in esterno all’entrata principale, compresa la piccola scalinata ed i muretti circostanti.