Ogni età ha il suo colore

Il Faes Monforte di Milano non è una scuola come le altre. E non soltanto perché si tratta di una scuola paritaria femminile. Gestita dall’associazione Faes «FAmiglia E Scuola» pone infatti al centro del metodo educativo la condivisione del percorso con la famiglia, considerata la principale responsabile dell’educazione dei figli. Il metodo, che si è diffuso a partire dagli anni sessanta ispirandosi alle intuizioni di san Josemaría Escrivá de Balaguer, fondatore dell’Opus Dei, è oggi presente, sotto varie denominazioni, in 25 paesi. La Faes, sorta a Milano nel 1974, celebra i suoi 40 anni di attività continuando a proporre un’educazione personalizzata volta a far raggiungere agli alunni il massimo sviluppo delle loro capacità.
Il Faes Monforte, comprendente un asilo nido, una scuola primaria, una secondaria di primo grado, un liceo classico e un liceo scientifico, occupa un edificio scolastico del 1935 originariamente gestito da un istituto religioso, poi rilevato dalla Faes, che ha finanziato un progetto di ristrutturazione affidato allo studio Dubini, Risari e Melzi d’Eril Associati.
L’intervento, durato tre mesi nell’estate del 2013, oltre ai necessari adeguamenti normativi, ha introdotto impianti di riscaldamento ed elettrici che utilizzano tecnologie di contenimento energetico: un impianto geotermico che attinge all’acqua di falda per riscaldare la scuola e sensori di luminosità abbinati alle lampade nelle aule, per regolare l’accensione delle luci nei vari momenti della giornata. Il progetto ha infatti trasformato gli interni in una successione di stimolanti ambienti in cui il dialogo progettuale con il metodo educativo Faes è stato condotto puntando sul linguaggio accattivante del colore e delle immagini per orientare le alunne nella fruizione degli spazi, che comprendono la zona dei servizi collettivi al piano interrato; i locali di accoglienza dei genitori e le direzioni scolastiche al piano terreno; l’asilo nido al piano rialzato, le elementari al primo piano, le medie e i licei al secondo.
Ogni piano è caratterizzato da cromie diverse e da gigantografie regalate alla scuola dalla fotografa di natura Alessandra Soresina. La scelta dei colori ha tenuto conto di quelle che sono considerate le cromie stimolanti nelle diverse fasce d’età e per le diverse attività secondo gli psicologi del colore: azzurro per il nido; arancione per la materna; verde e arancio per le aule delle elementari e blu per i loro laboratori; per medie e liceo sono stati usati il rosso, l’arancio e il giallo. Anche la scelta delle immagini è stata fatta considerando la diversa maturità delle alunne: fotografie del mondo animale per le più piccole, del mondo vegetale per le bambine delle elementari e dei minerali per le giovani di medie e liceo.
Gli ambienti della scuola, dunque, cambiano a seconda delle età e delle attività, e hanno come unico riferimento costante il grès porcellanato grigio dei percorsi, realizzati sovrapponendo le piastrelle More di Caesar alla pavimentazione esistente, per una metratura complessiva di circa 6.000 mq. Scelto per la sua resistenza all’usura e facilità di manutenzione, ma anche per infondere una rassicurante continuità cromatica e materica, il nuovo pavimento gioca un ruolo fondamentale nel permettere la forte introduzione del colore, realizzata scegliendo sempre di intervenire cromaticamente su una sola parete in ogni ambiente e caratterizzando con lo stesso colore gli arredi, gli armadietti e i controsoffitti che celano gli impianti tecnici.