Nuova urbanità a Sydney

Il progetto realizzato dalla joint venture degli studi di progettazione HASSEL + Populous è una vera e propria trasformazione di Darling Harbour, zona chiave della città di Sydney, attraverso la realizzazione di un complesso di tre edifici pubblici che comprendono una struttura dedicata ai convegni con la capacità di ospitare fino a 2.500 persone, un’area espositiva di 40.000 metri quadrati, una sala plenaria convertibile in teatro per 8.000 posti, una sala da ballo per 2.000 ospiti, immerso in un parco. Il progetto architettonico terminato nel 2016 ha dato vita a un nuovo quartiere interno a Sydney, con una splendida vista sia del porto che della città, e con un sistema di spazi e infrastrutture che lo qualificano come il principale centro congressi in Australia. I tre edifici hanno identità architettoniche e materiche molto diverse. Il teatro, progettato per i concerti di musica dal vivo, si affaccia sull’acqua e mediante le sue pareti vetrate e l’utilizzo del colore trasmette una sensazione di forza e di dinamismo. L’edificio per le esposizioni fieristiche, interamente rivestito in legno e con una predominanza di finiture lignee anche negli spazi interni, crea un legame diretto con il parco di Tumbalong, nel quale è immerso l’intero complesso, e ricorda i vecchi magazzini che si affacciavano sul porto. Da ultimo, il centro congressi, anch’esso con una facciata vetrata e adamantina come il teatro, lascia alla ceramica bianca il compito di rivestire le ampie pareti ventilate e i controsoffitti interni, conferendo all’opera una forte identità contemporanea che lascia spazio al ricordo delle architetture marittime.
Il Convention Centre si distingue dagli altri due edifici proprio per le grandi vetrate e il candore cangiante della facciata esterna realizzata in lastre ceramiche Laminam nel formato 1000 x 1850mm spessore 5+mm, applicate nella finitura Oxide Bianco. Attraverso un’esclusiva tecnologia di stratificazione, le superfici di Oxide riproducono l’effetto del metallo ossidato che reagisce agli agenti atmosferici, al sole e al tempo che scorre, dando vita sulle superfici dell’ampio involucro a effetti tridimensionali inediti e raffinati.
La facciata ventilata è stata posata mediante un innovativo sistema di installazione “ibrido” in cui è stata unita l’applicazione con aggancio meccanico alla tecnica di incollaggio con silicone strutturale. Le superfici sono assicurate alla parete mediante un sistema di agganci meccanici su staffe sfalsate in profondità: ogni lastra si sovrappone a quella adiacente e a quella inferiore garantendo un effetto geometrico che ricorda la sovrapposizione delle squame di un animale marino. Il rivestimento è ulteriormente rinforzato con l’inserimento di profili verticali fissati con silicone strutturale sul retro.
Oltre alla facciata, le grandi lastre ceramiche sono state utilizzate all’interno dell’edificio anche per realizzare una particolare struttura di controsoffitto che accoglie un sistema di ventilazione naturale. Le lastre, prodotte in quadrati e in altre forme geometriche, assecondano la superficie poligonale del soffitto e sono fissate alla sottostruttura metallica mediante agganci meccanici a vista.