Progetti
Nuova Clinica Mater Domini
Livio Salvadori
Luciano Busani
Studio Cantù Baratto Pozzi
COTTO D'ESTE
2007
L’approccio progettuale al tema della struttura sanitaria è cambiato negli ultimi anni, durante i quali si è capito che lo spazio costruito svolge un’importante azione curativa nei confronti del paziente. Oggi la ricerca è orientata verso un modello di ospedale concepito come organismo dinamico che collabora all’organizzazione terapeutica.
In questi luoghi, l’architettura degli interni, intesa come insieme degli elementi compositivi che concorrono alla definizione della qualità ambientale complessiva, assume un ruolo fondamentale, diventando un obiettivo prioritario del progetto.
Accanto agli aspetti funzionali, di igiene e sicurezza, acquistano valore anche fattori come la luce, la percezione dello spazio, la relazione visiva con l’esterno, l’uso corretto dei materiali, il progetto cromatico, il design degli arredi. In questo campo d’intervento, la selezione dei prodotti di finitura e rivestimento per pavimentazioni e pareti diventa determinante. Le piastrelle di ceramica hanno un ruolo indiscutibile, soprattutto per i contenuti tecnico-prestazionali.
Un esempio significativo di questo nuovo modo di operare ci viene dalla Clinica Mater Domini di Castellana, in provincia di Varese, realizzata su progetto dello Studio di architettura Cantù Baratto Pozzi.
Nata come casa di cura negli anni 60, la Mater Domini necessitava di interventi radicali, determinati dalla volontà di adeguare la struttura alle nuove normative regionali. Di qui la decisione di ricostruire ex novo la clinica. Terminata a gennaio 2007, la nuova costruzione, con una superficie totale di 9.000 mq distribuiti su sette piani, si inserisce nel complesso ambientale circostante grazie anche alle facciate in vetro che esaltano la presenza del verde e l’apporto di luce naturale all’interno.
Il nuovo edificio si qualifica come un luogo di cura efficiente e confortevole, concepito con un impianto che sradica completamente l’immagine obsoleta, triste e burocratica tipica delle aree di accoglienza ospedaliera. La vasta area centrale, che comprende l’accettazione, le sale d’aspetto e le zone di ristoro e di servizio, è organizzata in maniera non dissimile rispetto ad altri spazi pubblici ad alta fruibilità (centri commerciali, musei, aeroporti).
L’accurata selezione dei materiali, i raffinati accostamenti cromatici e l’uso coerente degli elementi di arredo concorrono alla definizione di un ambiente sobrio ed elegante, dal gusto contemporaneo, dove l’impiego innovativo del grès porcellanato associato al vetro e all’alluminio contribuisce a rendere l’ambiente accogliente, sicuro, igienico e funzionale.
Utilizzate per ricoprire le superfici orizzontali e verticali di questi spazi a forte profondità prospettica, le lastre ceramiche di Cotto d’Este rinforzano la percezione unitaria dell’insieme. Il prodotto prescelto per la pavimentazione è Buxy Cendre nella versione Lux, mentre per il rivestimento delle pareti perimetrali alla base delle vetrate sono state impiegate lastre intere di Kerlite Plus Buxy Cendre e Amande.
Cotto d'Este, serie Buxy e Kerlite Buxy
grès porcellanato
59,4x59,4x1,4 cm; 300x100x0,3 cm; 300x100x0,35 cm
Amande, Cendre
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): < 0.1%
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): ULA - UHA
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): 146 mm2
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): 1.249,5 kg/cm2
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme