Progetti
La vita precedente di un (mini) loft
Laura Ragazzola
Luciano Busani
MONOCIBEC
2013
Le tracce dell’ex spazio commerciale si leggono ancora in alcuni elementi architettonici lasciati volontariamente intatti: l’altezza generosa del soffitto, la pianta dalla forma allungata, le finestre che non toccano’ il pavimento e mandano luce dall’alto. In effetti la ristrutturazione di questo miniloft milanese ha avuto il merito di trasformare, senza grandi stravolgimenti, un anonimo e angusto spazio commerciale (55 metri quadrati con 20 di soppalco), assecondando ed evidenziando le caratteristiche dell’ambiente originario.
Il progetto ha voluto più che altro ripulire gli spazi, razionalizzare i percorsi e le funzioni, dare luce agli ambienti. Ma come? Attraverso mirate soluzioni materiche, cromatiche e di illuminotecnica. Il padrone di casa, un giovane professionista, desiderava, infatti, uno spazio funzionale, facilmente godibile senza troppi impedimenti domestici, che tuttavia non rinunciasse a carattere e atmosfera. Così i pochi e preziosi metri quadrati sono stati sfruttati al centimetro, grazie a scelte intelligenti, che hanno messo in campo nuove risorse ed energie.
A cominciare dalla pianta (infelice) dell’appartamento: una sorta di ampio corridoio che rendeva piuttosto difficile l’articolazione e la vivibilità dei vari ambienti funzionali. Così si è deciso di enfatizzare il senso dello spazio e della prospettiva con nuovi listoni ceramici che si allungano sul pavimento per tutto lo sviluppo della casa, senza soluzione di continuità: si parte dall’ingresso che si trasforma in cucina passante (qui si apre la porta del bagno), per continuare con l’ambiente giorno sul quale si affaccia la camera da letto soppalcata (un modulo di cartongesso ne tutela la privacy).
L’effetto è vincente sia dal punto di vista cromatico che funzionale: il colore chiaro, dall’effetto ligneo, dà luminosità agli spazi, dilatandoli, mentre la scelta del grès porcellanato regala facilità di manutenzione e grande durabilità. Si tratta della collezione Echo dell’azienda emiliana Monocibec (colore Gardena), che viene anche incontro alle più moderne istanze di salvaguardia ambientale con materie prime a basso impatto e cicli produttivi dall’impronta ecologica.
Ma se semplicità e linearità sono il comune denominatore del pavimento, sulle pareti il progetto di ristrutturazione sceglie colori decisi: lo scopo è mettere scenograficamente in evidenza alcuni dettagli architettonici, camuffandone altri. Così il giallo-limone incornicia l’ingresso, seguendo il volume degli elementi portanti della struttura (trave e pilastro) anche nell’area notte soppalcata, mentre la tonalità intensa del marrone enfattizza il volume ribassato dell’ambiente cucina, quasi mimetizzandone gli arredi, anch’essi scuri. Sulle restanti pareti vince la tonalità neutra del color crema, che sostituisce il più anonimo bianco. Qua e là oggetti d’arredo (dal quadro alle candele) richiamano i colori decisi dei dettagli architettonici, diventando anch’essi protagonisti del progetto.
Non mancano soluzioni salvaspazio. La scala, per esempio, che viene risolta con un struttura in muratura (i gradini sono rivestiti in grès porcellanato come il pavimento) che accoglie sul versante soggiorno, utili scaffali e contenitori per liberare l’ambiente da arredi ingombranti. Le scelte illuminotecniche, infine, giocano un ruolo importante nella dinamica della ristrutturazione perché enfatizzano le asimmetrie volumetriche degli spazi e anche le variazioni cromatiche. A cominciare dalla linea’ di led, che corre lungo la trave gialla (anche sul soppalco-camera da letto) oppure i punti luce appesi nel corridoio-cucina, con filo a vista dal sapore industriale. Anche la grande lampada sospesa sul soggiorno richiama i modelli usati nelle fabbriche, quasi un totem simbolico della vita precedente’ di questo piccolo loft milanese.
Monocibec, serie Echo
grès porcellanato
16.2x100 cm
Gardenia
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): conforme
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): conforme
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R10
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
ECOLABEL
LEED