La vita è un diamante

Già nel titolo il progetto sviluppato a Brescia nel 2015 dall’Architetto Alfonso Femia con 5+1AA (oggi Atelier(s) Alfonso Femia) lascia intuire le volontà che lo guidano e il desiderio di offrire a chi ci vive e ci vivrà una dimensione umana, innovativa e al tempo stesso ricca di memorie, resa vivace dai giochi di luce e dalla diversità dei materiali, tonificata e rallegrata dagli ampi spazi verdi.
Dice Alfonso Femia: “Con Il progetto “Life” di Brescia ho voluto affermare l’importanza di uscire dall’indifferenza con cui negli ultimi anni si pensa il progetto residenziale, spesso solo figlio di norme e regolamenti, che hanno prodotto volumi in serie senza che questi entrassero in un senso di appartenenza sentimentale e percettivo con chi li vive, li incontra e ovviamente con la città stessa.
La materia, in particolare la ceramica e il Diamante Boa che ho sviluppato con Casalgrande Padana e la sua innovazione tecnologica con la posa a giunto “zero”, intercettano la dimensione empatica della materia, ovvero la sua reazione continua alla luce rendendo gli edifici mai uguali a se stessi in un rapporto continuo con i diversi volumi del progetto. A ogni materia è stato delegato un ruolo di innovazione e di identità affinché In questo modo potessero parlare alle persone e instaurare un dialogo di appartenenza.
È importante pensare l’abitare come un luogo sempre sospeso tra dimensione intima e dimensione collettiva”.
Parte integrante di un importante intervento di riqualificazione urbana, il progetto ricuce le realtà urbanistiche diffuse nel tempo tra il centro storico, la recente periferia e le aree verdi, per ridare alla vita quotidiana delle persone lo spazio recuperato da un’ex area industriale situata fuori della cintura verde, lungo la cerchia delle storiche mura, non lontano dal nucleo fondante della città.
Il complesso residenziale si caratterizza a livello compositivo per l’originale soluzione volumetrica della facciata, dove la ceramica è chiamata a una collaborazione corale con altri materiali (legno, intonaco, fibrocemento) attraverso uno studiato pattern di cromie e finiture superficiali. Le dinamiche superfici ceramiche sono realizzate impiegando elementi tridimensionali diamantati, prodotti espressamente su disegno del progettista.
Quello che rende le residenze piacevoli e proporzionate alla scala umana è la loro dimensione orizzontale che attraverso la composizione vivace dei volumi, articolata in logge, tettoie, terrazzi, cortili, scalinate, stradine, giardini, assicura al luogo una chiara personalità. La dimensione architettonica non esagerata e la ripartizione compositiva danno continuità al tessuto urbano preesistente e generano nei nuovi abitanti e nel quartiere un senso di appartenenza, sul quale costruire il futuro. E come spesso succede il punto di incontro è il giardino, il parco del quartiere, qui organizzato in tre aree tematiche: un parco alberato, un parco giochi e il parco acquatico, ognuno con le sue essenze, prati e alberi e i suoi momenti di vita.