Progetti

Museo Palazzo Vecchio - Firenze

Invito a Palazzo

I nuovi spazi del museo di Palazzo Vecchio testimoniano la progressiva trasformazione dell'edificio simbolo di Firenze in un polo museale contemporaneo
Autore
Roberta Chionne
Superfici
CERCOM
Anno di realizzazione
2014

L’attuale aspetto di Palazzo della Signoria, più noto come Palazzo Vecchio, è frutto di numerose modifiche avvenute nel corso dei secoli, l’ultima delle quali risponde a un disegno politico-programmatico volto a trasformare l’edificio in un polo museale funzionale e in relazione con la città. Nell’aprile del 2011, con il Piano Unitario di Valorizzazione di Palazzo Vecchio approvato dalla giunta comunale, l’amministrazione civica fiorentina avvia un programma di riorganizzazione funzionale destinato a “… garantire il massimo livello di fruibilità turistica e civica del Palazzo…”, attraverso l’incremento degli spazi di fruizione museale, il riordino e l’ampliamento dei percorsi di visita e il miglioramento dei servizi al pubblico.
L’intervento, in linea con una più ampia intenzione di apertura dei cortili storici alla città, interessa un’estesa area del piano terreno affacciata sul Cortile della Dogana in corrispondenza di via dei Gondi, e prevede il ripristino della funzione di piazza del cortile e la trasformazione di locali precedentemente occupati da uffici comunali in nuovi spazi di accoglienza, creando una sorta di percorso-anticamera che accompagna i visitatori verso la visita del museo.
Il programma di intervento, realizzato dal Servizio Belle arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio (direzione lavori, arch. Daniele Gualandi), prevede la realizzazione di un caffè e di un bookshop, ultimati nel 2013, di una biglietteria, nel 2015, e di una superficie adibita a uffici e servizi attualmente in costruzione (fine lavori prevista nel 2017).
Sebbene dichiaratamente contemporanea, l’estetica di questi nuovi spazi, destinati a svolgere i servizi di accoglienza, ristoro e orientamento offerti dai più importanti musei del mondo, si manifesta nel segno di una continuità con lo stile architettonico sobrio e solido del Palazzo e con i materiali principali che ne caratterizzano la costruzione, ferro e pietra. L’atmosfera, elegante e discreta, è caratterizzata dall’accostamento di tre cromie principali sapientemente valorizzate dai sistemi di illuminazione: il giallo tenue e il beige delle pareti storiche intonacate a calce, il marrone dei pannelli resinati e le diverse sfumature di grigio dei rivestimenti, che si fanno notare per l’avveniristico fondale della reception, in lastre di ferro calamina, e l’accurato gioco della pavimentazione, realizzata con due formati del prodotto «Army» della serie In-Out&Reverse di Cercom, un gres porcellanato colorato in massa, decorato anche con l’ausilio di tecnologia digitale. Scelto per la sua interpretazione della pietra naturale, e in particolare nella versione Reverse che recupera il retro delle facce della pietra tagliata, ha permesso di realizzare un dialogo armonico con i formati e le cromie delle lastre in blocchi di pietra serena del Cortile della Dogana, svolgendo con garbo l’importante ruolo di intermediario tra l’esterno e i locali di accoglienza del museo.

Piastrelle
Cercom Ceramiche, serie In-Out&Reverse
Tipologia
grès porcellanato
Formati
30x60 cm - 60x60 cm
Colori
Army
Caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,1%
Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): Classe GA - GLA
Resistenza all’usura e all’abrasione (ISO 10545-6): Classe 4
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): R ≥ 35 N/mm2
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R10 - R11(out)
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
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