Interno moscovita

Millennium Park è un insediamento residenziale di lusso nell’area suburbana moscovita. Una sorta di villaggio satellite d’elite a una ventina di chilometri dalla capitale russa, costellato di ville, residenze dai più svariati stili architettonici (dove il prefisso ‘neo’ è d’obbligo), canali, bacini d’acqua e giardini tematici. In questo contesto, una villa privata a due piani esprime un concetto di lusso contemporaneo che coniuga minimalismo e opulenza, linearità moderna e gusto classico.
Interni inondati di luce grazie a vetrate a tutta altezza e ampio respiro spaziale sono i caratteri che, a primo impatto, emergono dal progetto, concorrendo a mettere in scena, nel grande living al piano terra, una decisa teatralità domestica. Questo ambiente articola, in un unicum fluido, diverse funzioni: salone di rappresentanza, sala da pranzo, cucina. E anche sala da musica, con il pianoforte a coda che troneggia sotto la scala. Se da un lato l’involucro esprime uno spirito del tutto contemporaneo, con il bianco predominante associato a una sobria palette di grigi, la scala con parapetto in vetro dalle linee pulite, i contrappunti dinamici del pilastro sfaccettato e dei ribassamenti sfalsati del controsoffitto, dall’altro gli arredi e le finiture tradiscono, per contrasto, un intento più decorativo. Velluti, capitonné, ottoni bruniti, discreti chandelier e divanetti decó appartengono a una sfera di gusto classicheggiante che trova l’apoteosi nel marmo dei pavimenti: materiale del lusso per antonomasia, che qui è però declinato nella versione più attuale, ovvero tecnologica. Si tratta infatti di un gres porcellanato (Roma Statuario Lux formato 75×150 cm) di FAP Ceramiche, azienda che ha fornito i diversi rivestimenti dei vari ambienti della villa, in un’ottica di total look. L’intero piano terra è dunque connotato da un pavimento che riproduce fedelmente le venature del più classico dei marmi e come un prezioso tappeto materico, dalla superficie setosa, sottolinea con fluidità il passaggio da un’area funzionale all’altra, compresa quella più tecnica della cucina. La grande isola centrale, rigorosamente bianca, si protende verso il living con un piano conviviale. Il corpo cucina vero e proprio, con le zone di preparazione, cottura e contenimento, è incassato in una grande nicchia il cui fondale è rivestito da una ceramica a effetto pietra grigio scuro, in piacevole contrasto cromatico, e solcata da grafismi leggermente in rilievo (Maku Trace Dark 40×60 cm) di sapore più etnico che classico.
Anche nei bagni padronali e degli ospiti i rivestimenti assumono un ruolo da protagonisti, declinando un’allure via via piu contemporanea e attraversando diverse aree di gusto: si parte dal marmo Calacatta espresso in mosaico o con superficie texturizzata a onde, passando per un pavimento a ceramiche esagonali di sapore vintage (collezione Firenze), fino ad arrivare al dinamismo minimale di un rivestimento a pasta bianca (Lumina White Gloss) a decoro 3D diamantato. I bagni, ambienti intimi per antonomasia, diventano così gli spazi di maggiore libertà espressiva, personalizzazione e sperimentazione estetica. Anche questo, in fondo, è benessere.