Immersi nel silenzio del bosco

Le Terme di Castel San Pietro sorgono lungo la via Emilia tra Bologna e Imola, ai piedi dei colli bolognesi e all’interno di un grande parco con alberi secolari. L’origine delle cure termali risale al 1337, ma solo nel 1870 si impone un centro di dimensioni importanti e all’avanguardia rispetto ai tempi, visto l’approccio scientifico. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il centro venne distrutto dai bombardamenti, per poi essere ricostruito ex novo nel 1955. Da allora la struttura, che può contare su acque termali di tipo salsobromoiodica e sulfurea, ha subito vari ampliamenti e progetti di restyling. L’ultima ristrutturazione ha visto il rinnovamento del Reparto Piscina e Percorso Vascolare e della zona spogliatoi con l’obiettivo di una miglior accoglienza e un maggior comfort rispetto agli spazi precedenti. Lo studio Officio Architettura ha così lavorato sul concetto di benessere negli ambienti interni, lasciando intatto l’involucro esterno e proseguendo con quanto già proposto nel reparto inalazioni al fine di costruire ambienti che, pur nella diversità, possano essere letti come parte di un unico progetto. Nello specifico si è pensata come necessaria un’introduzione scenografica alle piscine e agli spogliatoi: è quindi stato progettato un corridoio molto espressivo, in grado di evocare il tema dell’acqua. Con questo obiettivo è stato realizzato un tunnel colorato e illuminato da bolle di luce naturale. L’ambiente umido e sulfureo delle vasche, ampio circa 500 mq, è ispirato invece al bosco della Chiusa che si apre oltre la grande vetrata esistente. Lo stesso groviglio di chiome e alberi viene riproposto in interno grazie alle lastre di gres di grande formato fornite da Fondovalle. Il decoro Woods della serie Dream si ispira alla fibra naturale del lino e ne offre un’interpretazione innovativa permettendo di sentirsi immersi in un paesaggio che appare naturale e rilassante. Le lastre in gres porcellanato, dal grande formato 120×240 cm, accolgono tracce evanescenti di un bosco incontaminato, intenso come un’opera d’arte in continuo mutamento. In questo modo la natura entra all’interno dell’architettura restituendo un effetto carta da parati, con tutti i vantaggi del gres: impermeabilità, durabilità, tattilità e facilità di pulizia. Gli stessi alberi delle lastre si specchiano nella piscina, che appare quasi come un lago in piena zona boschiva.
Gli spogliatoi e i servizi sono stati pensati invece con un forte senso di essenzialità, pulizia e luminosità, trattandosi proprio di un luogo di cura. Qui è stata scelta la serie Res Art, ispirata alla resina e definita da una leggera texture a rilievo, resa ancora più evidente grazie alle vibrazioni di luce. Posata nei formati 120×240 e 60×120 cm, la serie è stata utilizzata alternando alle tinte più neutre di Talc e Mud la colorazione più accesa di Pottery, che nella sua tinta a matrice rossa richiama l’origine argillosa della ceramica.
Spiega il progettista Andrea Bertolini: “La scelta è ricaduta sui grandi formati non solo per un fatto estetico, ma anche per ridurre il numero di fughe che sono sempre fonte di problematiche in ambienti così umidi. La scelta di una lastra con grafica impressa prima della cottura ad alta temperatura è fondamentale in ambienti aggressivi come quelli termali (evitando così la stampa a freddo) specie se si è in presenza di acque salsobromoiodiche come quelle delle terme di Castel San Pietro”.