Progetti
Gioiello mediterraneo
Riccardo Bianchi e Nicoletta del Buono
Alfio Garozzo
Francesco Barbalonga
MARAZZI
2015
C’era una volta una casa spersa tra cielo e mare nello scabro e incantato paesaggio di Favignana, una delle più belle isole del Mediterraneo, la Grande Farfalla sul mare descritta dall’artista-scrittore Salvatore Fiume. Impagabile la posizione, ma in precarie condizioni il manufatto. “Favignana è favolosa”, dice il proprietario, “io e la mia famiglia ne siamo innamorati da sempre, tant’è che qui trascorriamo molta parte dell’anno. Ma per l’architettura le condizioni climatiche sono estreme, l’alto tasso di salinità e venti, come lo scirocco, che arrivano a soffiare a 170 km/h sono una sfida ardua da fronteggiare. Così, quando ci si è posto il problema di risanare l’edificio, abbiamo deciso che la cosa più saggia da fare era demolirlo e ricostruirlo con criteri stilistici moderni e tecnici d’avanguardia, facendone un po’ il sogno realizzato della nostra vita. Doveva essere perfetto anche se ciò poteva significare qualche follia economica…”. La progettazione fu affidata a un valente professionista palermitano, Francesco Barbalonga, allora quasi sulla soglia della pensione, che aveva già collaborato con il committente con reciproca soddisfazione. “All’inizio nicchiava, sono stanco diceva, ma poi lo l’ho convinto assicurandogli la mia piena collaborazione in tutti gli aspetti tecnici, esecutivi e anche ideativi del progetto. La prima cosa che si decise fu quella di impiegare, nell’intento di minimizzare gli effetti deleteri della forte salinità, materiali ultraresistenti rispetto alla situazione climatico-atmosferica del luogo. In particolare piastre fabbricate con il calcestruzzo armato usato per la costruzione di viadotti e bunker”. Altro fattore decisivo sono stati i rivestimenti per i quali il proprietario e Barbalonga si sono focalizzati sul tufo, sul marmo perlato di Custonaci e soprattutto sulla collezione di lastre SistemA di Marazzi. “La liaison con l’azienda di Sassuolo è stata davvero fuori dal comune, un’esperienza tecnica e umana memorabile. Del resto anche per loro si è trattato di una prima nel senso che non avevano mai fornito e posato il SistemA per una commessa relativa a una villa privata”. SistemA, un grès porcellanato cristallizzato, qui nella finitura naturale di colore bianco in formato 60×60 cm, è stato utilizzato per rivestire tutti i pavimenti indoor e outdoor (1.800 metri quadrati, compresi il bagno con una soluzione ?a taglio mosaico’ e i pezzi speciali a taglio laser per gli sgocciolatoi a bordo piscina studiati ad hoc). Dice il proprietario: “Abbiamo puntato su questo prodotto, devo dire eccezionale, oltre che per le qualità estetiche che lo integrano assai bene nel paesaggio circostante, anche per le proprietà tecniche di durabilità, antiscivolosità e soprattutto di resistenza agli agenti atmosferici qui davvero superusuranti”. La villa offre molti altri spunti architettonici, decorativi e tecnologici. Il committente li sciorina con orgoglio. “Mi piace sottolineare la presenza di un giardino di piante autoctone e di una serie di artistici pannelli ceramici firmati De Simone: prima vestivano dei pavimenti, ora, restaurati con passione, adornano le pareti della casa e financo il piano del tavolo da pranzo all’esterno dell’edifico. Poi ci sono i comodissimi ambienti interni e quelli esterni dove trascorriamo la gran parte della giornata, ci sono due gazebi con vele rivestiti in Corian, anche questa una prima italiana studiata con il gruppo Dupont, che aggiunge una nota di nivea freschezza alla ?pelle’ della villa. C’è l’illuminazione completamente a Led e, all’esterno, con modulazione cromatica RGB che alla sera colora la casa di suggestione. C’è un importante portone del ‘700, c’è un enorme timone di una goletta di fine ‘800, ci sono un grande camino in acciaio creato ad hoc da Palazzetti e la cucina outdoor che ho progettato io con una griglia di 1,20 m di lunghezza, indispensabile per i pranzi e le cene – il nostro chef è un portento – con gli amici con i quali amiamo incontrarci e scambiarci visite, una specie di giro delle sette parrocchie…”. L”impiantistica elettrica, di climatizzazione e così via (“700 km di cavi: incredibile ma vero!”) è stata completamente interrata sia per fini estetici, sia per evitare l’usura dovuta alla salsedine. “Anche le scatole elettriche sono state, per protezione, incassate nei muri e foderate con il tufo”, puntualizza il proprietario, che conclude: “e nella casa tutto è sotto controllo demotico a iniziare dalla temperatura regolata sui 22°C. Questa villa è un prezioso regalo che ci siamo fatti in cui si vive davvero bene. Quando si è qui non si vorrebbe più ripartire!”.
Marazzi, SistemA
grès porcellanato
60x60cm
bianco
Assorbimento d'acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,05
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): > 50 N/mm2
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9-R10
LEED