Fronte del porto

Le ampie finestre e uno speciale lucernario permettono alla luce di illuminare l’interno del piccolo appartamento di soli 40 metri quadri, aprendolo alla vista di Genova e del suo porto. Siamo all’ultimo piano di un edificio collocato al centro del quartiere del Molo vecchio, struttura difensiva che sin dal medioevo protegge il porto della città, dove lo studio di progettazione Gosplan Architects ha realizzato un piccolo gioiello, una vera macchina da abitare, semplice ed essenziale.
La superficie a disposizione è stata ripartita tra una zona giorno con angolo cucina e zona notte con camera e bagno: l’interno, dove predomina il bianco, è caratterizzato da un’aerea scala sospesa che porta al terrazzo. “La camera da letto”, sottolineano i progettisti, “è separata dal soggiorno da un mobile realizzato su misura in osb bianco che, verso la zona notte, contiene un armadio mentre, verso il soggiorno, va a costituire una prima rampa di una scala. Questa, proseguendo con una seconda rampa in metallo sospesa al soffitto, permette di raggiungere il terrazzo piano soprastante, direttamente affacciato sui cantieri navali con le tipiche gru. Proprio questo contesto ha ispirato le finiture raw degli arredi, con l’impiego dei pannelli in osb e della scala metallica, così come l’utilizzo espressivo delle travi in metallo impiegate per rinforzare il solaio dopo l’apertura del foro di uscita che connette l’appartamento con il terrazzo soprastante, prima inaccessibile. Questi elementi strutturali non sono stati nascosti, ma anzi evidenziati, dipingendoli di bianco, a contrasto con il soffitto grigio”.
Un corretto e armonico rapporto con il contesto ambientale è infatti uno dei tratti caratteristici dei progetti dello studio. Gosplan, fondato a Genova nel 2010 da Federico Bellegoni, Nicola Lunardi, Veronica Rusca e Lorenzo Trompetto, crede infatti nell’architettura come “mass medium. Come tale, è una produzione di forme, un racconto sullo spazio. Come ogni medium, l’architettura non si basa sul messaggio trasmesso occasionalmente (sostenibilità ambientale, programma funzionale, codice autoriale, ecc.) ma sulla creazione di nuove connessioni: collegamenti tra forme, concetti, persone. Un’architettura consapevole del suo ruolo di medium, sa valutare il suo impatto sul mondo, perché un mezzo collega sempre due realtà diverse”.
L’attenta ristrutturazione ha portato a scegliere per la pavimentazione di tutto l’appartamento il gres porcellanato Barrique nella variante Rhone Cru con formato 20×90 cm di Blustyle by Cotto d’Este, in una tonalità in accordo con i colori dominanti scelti per la casa. La collezione, il cui nome rimanda alla cultura del vino, nasce dalla ricerca dell’espressione autentica del legno – rovere, noce, abete, larice, un mix di essenze pregiate.