Everybody can fly

When there’s a smile in your heart/ There’s no better time to start/ Think of all the joy you’ll find/ When you live the world behind/ And bid your fears good-bye/ You can fly, you can fly, you can fly!. Così dava voce e magia “The Jud Conlon Chorus” al celeberrimo Peter Pan disneiano: quando hai la gioia nel cuor, puoi volar!
Con altrettanta gioia, ma con un non trascurabile apporto di tecnologia, oggi ognuno di noi può aprire le braccia e spiccare il volo. È infatti da poco operativo e aperto al pubblico il più grande simulatore di caduta libera al mondo, l’Aero Gravity, o meglio: il Fastweb Aero Gravity, grazie all’accordo triennale di partnership siglato con il colosso delle reti.
L’avveniristico simulatore sorge nel Comune di Pero, nei pressi della fermata della metropolitana MM1 che, in pochi minuti, lo collega al centro di Milano. Progettato da un team di ingegneri di livello internazionale, rappresenta lo stato dell’arte nel campo dello skydiving indoor, grazie al quale è possibile simulare la caduta libera da un aereo a quota 4.500 metri.
Il cilindro di volo è alto 21 metri di cui 8 in cristallo e presenta un diametro di 5,2 metri, per un totale di circa 455 metri cubi di volume. L’impianto è equipaggiato con 6 turbine da 2.400 cavalli, capaci di sprigionare un flusso d’aria fino a 370 km/h, in grado di vincere la forza di gravità e sostenere le persone durante le loro evoluzioni.
Per volare non è necessaria alcuna preparazione preliminare. Esperti istruttori seguono da vicino ogni principiante per insegnargli a stabilizzare la sua caduta libera. A seguire, ognuno può scegliere di entrare nella camera di volo da solo, in squadra o condividendo l’esperienza con gli amici. L’impianto è accessibile a tutti, dai debuttanti fino ai più esperti paracadutisti, dai 4 anni di età in su, comprese le persone diversamente abili. Non a caso il suo motto è: “Everybody can fly!”
In termini architettonici, il purpureo involucro del nuovo Aero Gravity si staglia nello skyline dell’area Expo. Al suo interno, il palinsesto spaziale fa perno sul grande cilindro trasparente del simulatore. Le cromie sono ispirate agli studi sul colore dell’architetto e scenografo austriaco Joseph Urban (affermatosi negli Stati Uniti nei primi decenni del secolo scorso), utilizzando elementi digradanti per il soffitto della camera di volo e una moquette verde prato per ottimizzare l’assorbimento acustico della rumorosità del simulatore. Attorno a questo nocciolo funzionale, lo studio di Architettura Apostoli & Rigamonti, che ha progettato e diretto i lavori dell’Aero Gravity, ha scelto di realizzare tutte le superfici pavimentali del simulatore e dell’area bar con lastre ceramiche della collezione Cottage, prodotte da Ceramiche Piemme. Una linea che, attraverso finiture e formati, rievoca il fascino del legno unito all’affidabilità del moderno gres fine porcellanato. Come lo stesso architetto Alessio Rigamonti ha spiegato: “L’elemento legno completa il quadro dei riferimenti materici utilizzati nel progetto. All’interno della collezione abbiamo selezionato l’effetto Olmo nella versione a doghe (90×22,5), per il suo tono caldo e naturale. La soluzione ideale per le elevate sollecitazioni al calpestio alle quali l’area del simulatore e dello spazio bar vanno quotidianamente soggette”.