Esperienza e personalità

Oltre un secolo di esperienza nell’hotellerie di lusso, quattro generazioni al servizio dell’ospitalità, e si vede: la famiglia Faenza con l’Hotel Milano Palace di Modena entra nella rosa dei pochissimi alberghi italiani, otto in tutto, ammessi alla categoria Premier di Best Western.
Situato nel centro storico della città, lungo il viale che porta all’Accademia, a due passi dal Museo Casa Natale Enzo Ferrari, l’Hotel Milano Palace è il frutto di una complessa e prestigiosa opera di ristrutturazione che ne ha riqualificato sia la struttura, rafforzandola anche con adeguamenti antisismici, sia l’estetica, connotandola con l’eleganza delle migliori produzioni made in Italy.
55 stanze dotate di ogni confort – tra cui, in tutte, la vasca cromoterapica – arredate prediligendo i colori naturali, e arricchite da elementi di design e opere d’arte alle pareti: una classicità contemporanea disegnata interamente dalla proprietà, nelle figure di Francesca e Isabella Faenza: “abbiamo progettato ogni dettaglio in maniera coerente con la nostra personalità, scegliendo finiture di elevatissima gamma che consentissero un equilibrio perfetto tra lusso e confort, adatto sia alla clientela business che rappresenta il 90% del nostro target, sia a quella turistica di alto livello, che negli ultimi tempi vediamo crescere notevolmente”.
Nella riqualificazione dell’albergo un ruolo di primo piano è giocato dalle ceramiche da pavimento e rivestimento, scelte tra la molteplice offerta del gres porcellanato Marble di Versace Ceramics. Marble più che una serie è un complesso progetto che ripropone varie tipologie di marmi fedelmente riprodotti grazie alla tecnologia avanzatissima degli impianti di Gardenia Orchidea. A questi sono state qui accostate quattro collezioni di Gardenia Orchidea (Open Space, Just Nature, Linear e Just Venice) in formati diversissimi tra loro, che hanno consentito numerose e ricercate soluzioni, materiali lucidi lappati a campitura piena che arricchiti da elementi decorativi esaltano la contemporanea classicità del progetto.
Una classicità creativa, che “gioca” con i due diversi mood dell’hotel, uno modulato sui toni freddi che rimanda alla realtà tecnologica della Ferrari, l’altro sui toni caldi che trae ispirazione dall’arte lirica di Pavarotti. I colori utilizzati sono il bianco per i rivestimenti e il grigio per i due piani “freddi”, il brown e il crema per i tre piani “caldi”.
La hall, così come le sale colazioni e le sale riunioni al piano terra, è invece dominata dal bianco e nero, di impatto straordinario e di eleganza raffinata, che si concretizza in accostamenti inediti tra “greche” e geometrismi, creando interessanti volumi e prospettive. La scenografia trova compimento nella sobrietà degli arredi e nella sapiente distribuzione della luce, affidata ad elementi di design importanti e quasi giocosi.
“La musica aiuta a non sentire il silenzio che c’è fuori”: una citazione di J.S. Bach apposta come una didascalia a fianco del pianoforte la dice lunga sullo spirito di questo progetto. E non ci stupiscono le parole della titolare Morena Della Casa: “Volevamo creare un luogo senza tempo, oltre le mode; i clienti ci dicono sottovoce che questo spazio ha un’anima”.