Dolce riposo in montagna

Incastonato nel centro storico di Arco, tra il Lago di Garda e le montagne, l’Hotel Pace è nato nei primi Anni ’50 come piccola struttura ricettiva a conduzione familiare con appena 4 camere. Nel tempo l’albergo si è evoluto: la proprietà, di generazione in generazione, ha acquistato altre unità in un tessuto urbano compatto che ha comportato la genesi di un hotel articolato in pianta e anche a livello altimetrico, visto lo sviluppo di varie parti a quote differenti. Negli ultimi tempi, il progetto di adeguamento della struttura alle nuove esigenze dell’ospitalità contemporanea ha comportato innanzitutto una revisione generale della filosofia di accoglienza. In due stralci, uno nel 2016 e l’altro nel 2018, si è intervenuto in tempi ristretti (appena due mesi) alla ristrutturazione dell’hotel puntando ai valori di esperienza qualitativa, servizi efficienti e profondo legame con il territorio.
Considerando il meraviglioso paesaggio naturale in cui Arco si trova immersa, le vacanze sono qui orientate all’attività sportiva e ad un profondo dinamismo. Gli ospiti cercano quindi in una struttura ricettiva una pausa allo sforzo, un momento di relax e di rigenerazione dopo le fatiche dello sport e delle attività diurne. Per questo motivo la proprietà ha deciso di ridurre il numero originario di camere (45) ad appena 32, puntando ad ampliare in maniera considerevole le dimensioni delle aree per il riposo e delle zone bagno. Alcune camere raggiungono anche i 35 mq di superficie, con zone di ingresso e salottini per il relax, quasi dei mini-appartamenti in cui “sentirsi a casa” in vacanza.
Gli ambienti volevano essere friendly, non troppo formali ma al tempo stesso curati, spaziosi, confortevoli. Il progetto ha previsto tonalità tenui nelle pareti, nei soffitti, negli elementi di arredo e negli apparecchi illuminanti così da creare un sfondo chiaro che dilata ulteriormente lo spazio, rendendolo ancor più luminoso e rilassante. In ogni camera è stato studiato sapientemente anche il design dell’arredo, ricorrendo a marchi prestigiosi, esposti con eleganza ma anche in maniera molto pratica. Alcune pareti sono state progettate come focus wall, quinte scenografiche, con l’applicazione di innovative carte da parati dalle rappresentazioni grafiche di grande effetto. A terra si voleva proporre un materiale naturale locale come il legno. Considerate però come irrinunciabili le caratteristiche di resistenza e durata, unite a bellezza e design, si è preferito scegliere un materiale ceramico in grado di riprodurre l’essenza lignea. A pavimento sono state posate a correre lastre in grande formato 20×120 cm in gres porcellanato effetto rovere o palissandro. L’azienda Coem in questo senso può contare su due collezioni, Habita e Signum, che riescono a riprodurre in modo eccellente l’aspetto morbido, naturale ed armonioso di diverse essenze, in collegamento alla tradizione ma con un occhio al design contemporaneo. Per altre suites, è stata scelta la collezione Essential, nella variante Noce, dell’azienda Fioranese, i cui colori caldi delle lastre effetto legno sono resi ancor più naturali da un particolare effetto traslucido, che rende con brillante nitidezza le venature della superficie. A rivestimento è stata utilizzata invece la serie Evoke, ispirata alle superfici cementizie e scelta in diverse colorazioni.
La struttura appare quindi dalla forte personalità, tesa a stimolare negli ospiti la sensazione di trovarsi in una casa, intima e curata, una sorte di “nido” in cui rifugiarsi dopo l’ebbrezza della vita in natura.