Progetti

Residenza Privata - Odessa (UA)

Contaminazioni sul Mar Nero

In un parco in prossimità del litorale di Odessa, una casa celebra, nell'involucro e nell'arredamento, l'incontro tra abitudini locali e ispirazioni anglofrancesi
Autore
Riccardo Bianchi
Foto
Art Depot Studio
Progettista
Mariana Bondar
Superfici
SETTECENTO
Distributore
Terrakota
Anno di realizzazione
2008

Cominciamo dal contesto: Odessa. Per decenni è stata la Miami del Comunismo. Una trama di palazzi ottocenteschi e Art Nouveau al centro, un reticolo di ville principesche e alberghi-falansterio in fregio alla riva settentrionale del Mar Nero: qui andavano a svernare (e a curarsi da micidiali raffreddori… politici) gli alti papaveri dei PC (allora la sigla non stava ancora per personal computer…) di tutto il mondo. Oggi è una vivace e cosmopolita metropoli turistico-commerciale di oltre un milione di abitanti, gente cordiale, allegra, musei, teatri, boutique di gusto e lusso (molte le griffe italiane), lunghe spiagge di sabbia, tanti colori. E grandi parchi. Immersa in uno di questi, il Shevchenko Park, lungo il Lidersovsky Boulevard, è stata di recente costruita una sorta di castello contemporaneo, tre alte torri rivestite di vetro, alluminio e rilucente ceramica, con un coronamento che ricorda le panciute cupole delle chiese ortodosse o le forme ogivali delle navicelle spaziali Soyuz. Il mare è lì, appena sopra le chiome di un’affollata trama di piante.
Questo dunque il contorno in cui va in scena l’appartamento che stiamo visitando. Mariana Bondar, l’architetto chiamata a crearne l’interior design secondo un visione fusion-classica caldeggiata dai committenti, ne ha tenuto conto richiamando sulla ribalta domestica la sua morbida solarità con un largo impiego di tonalità bianche, espressivamente contrastate dalla tinta brunita dei pavimenti; e insieme evocando la classicità delle sue architetture resa percepibile nei soffitti a lacunari, nelle lesene e nelle specchiature che ritmano le pareti. La pianta invece esula dalle tradizioni locali, e muove da principi marcatamente razionali e contemporanei, con la zona giorno e la zona notte territorialmente tra loro ben separate, ma allo stesso tempo condivisibili mediante un sistema di porte che trasforma la casa in grande spazio (quasi 150 metri quadrati) continuo. Su questo scenario di contaminazioni eclettiche, Mariana Bondar – oltre che architetto, è titolare di Terrakota, studio di progettazione strettamente collegato a importanti brand mobilieri e fittili italiani – ha configurato un apparato decorativo chiaro, leggibile, elegante, sotteso da un marcato sentimento old british abilmente alleggerito da tocchi country alla francese e da un ampio ricorso alla ricercatezza e al solido know-how del furnishing design italiano. Pavimenti in legno di abete posato a listoni, poltrone in pelle vagamente anticata, divani di Corinto, letti de I Falagnami, cucina GI Cinque. E poi ci sono, a firmare il trionfo del made in Italy in questo appartamento, le ceramiche e i mosaici di Settecento, azienda che in Ucraina vanta una solida e collaudata presenza apprezzata soprattutto, come dimostra il successo della collezione “Alta gamma”, da una committenza d’élite. A proposito di tale scelta, Mariana Bondar dice: “L’inserimento di queste ceramiche, in cucina e nella sala da bagno, è la conseguenza di un amore a prima vista. I proprietari sono rimasti subito incantati esaminando l’effetto velluto damascato della serie Velvet della collezione ‘New Baroque’: a opera conclusa, l’hanno sentito come una specie di arazzo decorativo veneziano perfettamente in sintonia con la storia mercantile di Odessa, passaggio in un certo senso obbligato tra Europa e mondo mediorientale”. A esaltare il fascino del decoro sono anche il gioco lucido-opaco tra superficie e fondo, e la raffinatezza ton-sur-ton dei colori: il beige, quasi cammello, delle pareti, e il moka dei pavimenti armoniosamente intonato alla bruna cromia del pavimento ligneo. “Spero insomma”, osserva l’architetto, “di essere riuscita a creare un set abitativo rigoroso e confortevole in cui la piacevolezza di vivere sia il frutto di un accordo di sottili contrasti e dell’intreccio di ispirazioni molteplici per origine, epoca, stile e materiali”.

Piastrelle
Settecento Mosaici e Ceramiche D'Arte, Serie New Baroque
Tipologia
grès porcellanato
Formati
24x72
Colori
Moka, Avorio
Caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): <=0,5%
Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): A
Resistenza all’usura e all’abrasione (ISO 10545-6): PEI 5
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ca.37 N/mm2
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
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