Progetti
Casa di zaffiro
Donatella Bollani
Hufton + Crow
Daniel Libeskind AG (Zurigo) - Studio Libeskind
CASALGRANDE PADANA
2017
È noto e consolidato il rapporto tra l’architetto Daniel Libeskind e Casalgrande Padana. In Italia il sodalizio è stato consacrato in alcune opere, residenziali e non, dove le superfici ceramiche hanno sempre segnato una tappa importante del comune percorso formale e di ricerca: il padiglione Vanke a Expo 2015, le Residenze City Life a Milano, il policromo landmark “The Crown” realizzato in prossimità delle sedi produttive, nella campagna reggiana, terra di provenienza del marchio ceramico.
Nel 2017 al percorso si è aggiunto un nuovo tratto di strada che ha portato all’inaugurazione di una abitazione divenuta in breve tempo, anch’essa, punto di riferimento tra gli edifici capitale tedesca.
Le residenze Sapphire sorgono all’angolo tra Chausseestrasse e Schwartzkopffstrasse, occupando parte dell’isolato dove un tempo operava l’acciaieria Wulffersche, nel distretto di Mitte, quartiere noto per la presenza di numerosi ristoranti, bar e locali notturni, sedi governative, musei, negozi alla moda.
L’immagine è quella di una pietra dura e sfaccettata, uno zaffiro (sappheiros, azzurro in greco; sappir – la cosa più bella – secondo l’etimologia ebraica); il colore stesso del rivestimento ceramico dell’involucro rammenta il blu-azzurrino che il corindone dona a questa pietra preziosa.
Le complesse geometrie dell’involucro sono interamente avvolte da una facciata ventilata rivestita con lastre ceramiche di grès porcellanato con pattern tridimensionale Fractile Bios Self-Cleaning®, disegnate da Daniel Libeskind e prodotte in esclusiva da Casalgrande Padana.
Le lastre sono infatti state trattate con il sistema Bios Self-Cleaning Ceramics®, risultato di un Master Agreement siglato tra Casalgrande Padana e il colosso giapponese TOTO, leader mondiale in questa tecnologia applicata in oltre un centinaio di settori produttivi. Grazie a questa tecnologia i rivestimenti di facciata e gli involucri ventilati, offrono significative risposte in termini di capacità autopulente e di abbattimento dei NOx, gli ossidi e le miscele di azoto tra i principali inquinanti dell’atmosfera urbana. In particolare, questa finitura aggiunge alle caratteristiche estetiche e prestazionali dei rivestimenti ceramici in grès porcellanato, l’abbattimento degli interventi di pulizia e di manutenzione, garantendo un sensibile risparmio in termini economici e il mantenimento delle qualità e dell’aspetto originale dell’edificio.
Anche il cantiere ha richiesto particolari attenzioni e una gestione evoluta; delle 3600 lastre ceramiche che hanno composto il totale della fornitura, solo 500 sono rientrate nel formato standard di produzione da 600×1200 mm, mentre 3100 lastre sono state realizzate su misura sia mediante tagli lineari sia a idrogetto, sulla base di precise schede di lavorazione ricavate dallo sviluppo costruttivo delle superfici di facciata.
Non è inoltre da dimenticare l’impegnativa ingegnerizzazione dell’interfaccia tra le lastre ceramiche e la sottostruttura metallica del sistema di facciata, in funzione del risultato figurativo perseguito dal progetto architettonico. E il meticoloso controllo logistico delle tipologie in spedizione tra la fabbrica di Casalgrande e il sito di Berlino, secondo la cronologia e la posizione di messa in opera delle singole lastre e lo sviluppo del cantiere. In tutto questo, un ruolo particolare per l’ottenimento del risultato ha giocato il perfetto coordinamento, la collaborazione e l’interscambio tra lo Studio Libeskind, la direzione lavori e Casalgrande Padana, attraverso la sua struttura dedicata e specializzata Padana Engineering. Nell’ambito più ampio del progetto dell’intero building, la sfida è stata quella di includere all’interno di un lotto di limitate dimensioni, un complesso capace di contenere oltre settanta unità residenziali, caratterizzate da elevati livelli di originalità e qualità architettonica degli spazi interni. Un risultato perseguito attraverso lo sviluppo di insoliti assi visivi e prospettici, l’introduzione di elementi asimmetrici, la mancanza di angoli retti, l’altezza variabile dei soffitti, l’inserimento di gallerie in affaccio interno, la dotazione diffusa di logge, terrazzi e balconi. Non ultimo, il ricorso alla versatilità della luce naturale come strumento di progettazione, prevedendo grandi finestre angolari e pareti inclinate che la catturano e portano all’interno, trasmettendo all’insieme una sensazione di notevole respiro e spaziosità.
Si può dire che lo Sapphire sia un’opera unica, all’interno della quale la cultura del progetto e quella della produzione si esprimono in un unicum di poetica della forma ed esigenze funzionali, innovazione tecnologica e qualità globale.
Casalgrande Padana, Fractile LD1
grès porcellanato
30x60, 60x120 cm
Silver Grey, Gold, Copper
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): conforme
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): conforme
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): conforme
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): conforme
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
LEED