Progetti
Calzature in galleria… d’arte
Maria Giulia Zunino
Leonas Garbačauskas
Plazma Architecture Studio
REFIN
2014
La Lituania ha nel suo DNA grande capacità di affrontare il futuro senza spaventarsi delle novità, tecnologiche soprattutto, e di cavalcare il nuovo per inserirsi nel mondo globale, del quale riconosce i paradigmi senza farsene sopraffare. Un’attitudine chiara nel padiglione lituano all’Expo di Milano. L’architettura – firmata dallo studio Jas, giovani architetti di Kaunas (seconda città lituana per abitanti) vincitori del concorso – è già una dichiarazione d’intenti: due cubi leggeri ed ecosostenibili collegati da una passerella simboleggiano una bilancia che mantiene in equilibrio innovazione e storia. E all’interno – rispondendo al significativo titolo Il pozzo della conoscenza: un futuro fatto di esperienza – la produzione alimentare è presentata sia attraverso le tecnologie in via di sviluppo sia attraverso le tradizioni artigianali da salvaguardare.
Non sorprende quindi l’approccio con cui il team di Plazma Architecture Studio – fondato a Vilnius nel 1999 – affronta i suoi progetti. “Siamo molto attirati da tutte quelle situazioni che richiedono soluzioni innovative, ci piace far emergere il carattere del tempo in cui viviamo ma nello stesso tempo esprimere la nostra sensibilità al contesto senza dimenticare le nostre radici”, dichiarano.
La nuova Shoe Gallery, grande spazio multimarca per le calzature posto all’interno di un importante centro commerciale, si distingue per la novità dell’approccio progettuale che coniuga caratteri globali e locali (qualcuno direbbe glocal).
Se non è più sorprendente vedere le scarpe esposte come gioielli su tavoli bassi (da Camper a Saint Laurent il concetto è ormai vincente), qui colpisce l’intelligenza di moduli di varie altezze che creano composizioni sempre diverse pur nel rispetto di un’idea complessiva di ordine e rigore più vicina a una galleria d’arte che a uno spazio commerciale. Generando una sensazione dinamica, enfatizzata dalle luci disegnate appositamente, che ben si inserisce tra le linee orizzontali dei ripiani (ingabbiati in strutture geometriche in ottone, analoghe a quelle nere dei moduli) ravvivate da eleganti fondali dove protagonista è il triangolo declinato con eleganza nelle tonalità che passano dal bianco all’azzurro.
Ne deriva un ritmo sincopato ma allo stesso tempo vivace e quasi imprevisto, sottolineato dalla scelta dei materiali, minimal ma classico-contemporanei: cemento, ottone, specchi e rivestimenti lavorano all’unisono nel creare un mood urbano elegante e sofisticato. A pavimento il rivestimento ceramico della collezione Design Industry nella variante RAW di Ceramiche Refin – scelto per le alte prestazioni tecniche, le caratteristiche di ecosostenibilità e, certo non ultima, la grande valenza estetica che riprende l’interpretazione cromatica e strutturale dei cementi e degli intonaci usurati – permette di ottenere una superficie continua senza interruzioni, resa viva dalla moderata variazione cromatica e dalle venature che sembrano continuare nel cemento delle pareti perimetrali.
Refin, Design Industry Raw
grès porcellanato
25x150 cm
Grigio Chiaro
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): 0,2%
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): conforme
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): ≤175mm3
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 35 N/mm2
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
ECOLABEL
NF UPEC