Atmosfera partenopea a Milano

Quando si pensa al caffè l’associazione d’idee con la città di Napoli, i suoi vicoli chiassosi e colorati, l’usanza del “caffè sospeso”, è immediata. È lo spirito che si è voluto ricreare nel Caffè Napoli a Milano, locale del gruppo Exytus, un angolo di napoletanità in pieno tran tran milanese. “Le relazioni e il loro modo di essere “consumate” sono state il motivo portante di questo progetto. È nato così un luogo conviviale disponibile a essere “invaso”, spiegano l’architetto Alexander Bellman e Gruppo C14 che ne hanno curato il concept e l’interior. E la napoletanità più autentica ci si svela al solo passaggio sul marciapiede, senza neanche dover entrare, complici gli infissi completamente apribili sul fronte strada che proiettano ambienti cromatici forti ed evocativi: il pavimento in maioliche dipinte a mano di Ceramica Francesco De Maio (collezione Ieranto Rosso/Avana), le pareti blu/verde, evocative di mondi marini lontani ma anche di atmosfere nobili di altri tempi. L’azienda vietrese è una delle storiche realtà artistiche della città campana della ceramica (sono circa 40 in tutta Italia i comuni della ceramica) e ancora oggi le sue collezioni sono realizzate da maestri maiolicari locali. Come supporto per smaltatura e decorazione utilizza il cotto fatto a mano con una selezione di diversi tipi di argille chiare di provenienza locale, filtrate e impastate con acqua. L’impasto è versato nei telai e forgiato a mano per la realizzazione e la rifinitura. La forma viene essiccata, quindi cotta. Il prodotto così ottenuto può essere posato grezzo come si usava nelle favolose pavimentazioni dei palazzi nobiliari o divenire la base per smaltatura e per la decorazione a mano. All’interno del Caffè Napoli le paste della tradizione napoletana sono collocate su antiche credenze in legno che, insieme al tavolo rivestito di piastrelle bianche disegnate su misura, suggeriscono angoli conviviali dal carattere molto familiare, ambienti a metà tra la cucina e la sala da pranzo, come essere a casa di un amico. Come dire che a Napoli il caffè è ritualità e non è vissuto per riempire piccoli spazi in maniera frenetica, casomai per dilatarli, magari cogliendo l’occasione per socializzare, condividere qualche momento insieme a persone mai viste prima. Così è nato questo progetto, costruito decifrando simbologie e analizzando percezioni comuni alle diverse culture. Il bancone fronte strada, dove poter ordinare il caffè direttamente dal marciapiede, diventa parte integrante del via vai cittadino. La scelta di elementi d’arredo dallo stile minimale, anch’essi ispirati alla vita domestica, come i tavoli alti dal design squadrato e lineare, attorniati da sgabelli in metallo scuro e gli angoli lettura con le poltroncine basse in tessuto rosso che riprendono le tonalità del pavimento e i tavolini da caffè in legno dove leggere comodamente il giornale, mira a soddisfare i diversi registri della convivialità. Le fotografie in bianco e nero si prestano a un interior poetico e misurato. L’idea di questo concept nasce nei mesi dell’Expo, nel 2015, “un ambiente privo di distrazioni visive e olfattive che concentra l’esperienza sensoriale del cliente attorno alla famosa tazzulella e che riproduce il concetto di convivialità familiare tipico del Sud Italia dove il caffè è consumato in ogni momento, in qualsiasi luogo e soprattutto in compagnia”, si legge sulla pagina web del locale. Da allora Caffè Napoli ha invaso la città meneghina aprendo quattordici punti vendita in zone strategiche, dal primo Caffè Napoli di Largo la Foppa, al più recente di Porta Vittoria.