Abitare oggi in un’ex filanda

Oggetto dell’intervento, un edificio situato nel centro storico di Novi Ligure, in provincia di Alessandria, che è parte di un complesso di abitazioni sviluppate attorno a una corte interna e costruito probabilmente intorno al XVIII secolo. Un luogo che vanta una storia complessa e affascinante: in un primo tempo ospitò una stazione di posta, poi nel secolo del boom dell’industria serica novese fu convertito in filanda, quindi, all’inizio del XX secolo, venne adibito a laboratorio e falegnameria per essere quindi utilizzato come magazzino fino al 2010. Le parole chiave che hanno accompagnato il progetto di ristrutturazione, ultimato nel 2012, per convertirlo in residenza privata – praticità, semplicità, attenzione agli aspetti tecnologici ed energetici – hanno dato vita a una casa suddivisa su tre livelli con tagli architettonici interni inaspettati. La zona giorno, al primo piano, si apre su un ampio salone a doppia altezza (con zona living e parete attrezzata a libreria e home theatre), sul quale affacciano l’ingresso, la cucina a vista e il bagno principale. Il piano superiore, ospita la zona notte con la camera da letto padronale, lo studio e un secondo bagno.
Dal sottotetto si accede all’esterno, con un terrazzo incassato nel tetto, da cui si gode a sorpresa la vista sull’intera cittadina di Novi Ligure. Nonostante non si sia voluto stravolgere troppo l’anima di un edificio che ormai da alcuni secoli è parte integrale del centro storico di Novi Ligure, l’intervento è stato importante perché il complesso non era più stato toccato dai tempi della seconda guerra mondiale. La struttura e le fondamenta sono state rinforzate con putrelle e calcestruzzo secondo le norme antisismiche vigenti; è stata sfondata una delle due volte per ricavare il doppio piano delle camere da letto; è stata demolita parzialmente una delle volte al piano terra per creare la nuova scala e il vano ascensore e sono stati quindi studiati e rifatti tutti gli impianti e il tetto, che ora accoglie il terrazzo. L’intervento di interior design firmato dalla progettista che, con una laurea al Politecnico di Milano, vive e lavora a Novi Ligure collaborando con studi di architettura e design di Genova e del capoluogo lombardo, è stato giocato su una ristretta palette di colori non colori che danno uniformità agli ambienti.
Per rivestire gli interni (una superficie totale di circa 200 mq) sono stati impiegati prodotti di Ceramica Sant’Agostino: nello specifico, Trend Cement per i pavimenti, White/14 della collezione White Album per i rivestimenti e Porphir Nero per l’esterno. Le interessanti testimonianze del passato, come le pareti di mattoni a vista e i profili degli archi delle volte, dialogano con il bianco che veste le pareti, interrotto da pennellate discrete di verde acido, il grigio cemento che caratterizza i pavimenti, il Porphir Nero del terrazzo. La scala aerea che sale a disegnare una galleria sovrastante su cui affaccia la zona notte percorsa una ringhiera in metallo restituisce con discrezione il carattere ex industriale del luogo, che torna negli arredi su disegno in legno (in essenze che ricordano in chiave sofisticata quelle variegate dei pallet), nei dettagli delle ruote industriali del coffee table, nelle luci che viaggiano su binari attraversando a mezz’aria lo spazio del living. Perché ogni casa è, necessariamente, il luogo della memoria.