Progetti
Abitare con ritmo
Elena Pasoli
Pierangelo Brandolisio
PANARIA CERAMICA
2012
Una villetta immersa nel verde, tratti decisi e fascino discreto: ciò che di questa residenza colpisce subito al primo impatto è la pulizia delle linee e il rigore del progetto, che le imprimono una decisa personalità, rendendola allo stesso tempo capace di un armonioso inserimento nel contesto verde nel quale è situata.
Siamo a Maniago, nel cuore del Friuli, a pochi chilometri da Pordenone; l’edificio non è una nuova costruzione, ma il recupero intelligente di una abitazione anni settanta piuttosto anonima e modesta, soprattutto completamente priva di adeguati elementi strutturali rispetto alle vigenti normative in zona sismica. Per di più, lo stato della villa presentava diversi problemi, in primis fessurazioni sulle compagini murarie a causa di cedimenti parziali causati dalla discontinuità delle fondazioni, mentre, ovviamente, gli impianti tecnologici non erano più compatibili con la normativa inerente al contenimento dei consumi energetici. Non solo: l’accesso all’abitazione avveniva da scale esterne, scomode e pericolose nelle stagioni fredde; le terrazze a sbalzo generavano elevati ponti termici rendendo, inoltre, la struttura pericolante in condizioni sismiche.
“L’insieme di queste problematiche – spiega l’architetto Pierangelo Brandolisio, cui si deve il progetto di riqualificazione – ha indotto in fase progettuale a un’attenta riflessione, al fine di conferire all’abitazione non solo stabilità strutturale e massimo contenimento energetico con risultato di appartenenza in classe A, ma anche un piacevole risultato architettonico d’insieme. Sostanzialmente, abbiamo mantenuto la caratteristica dei volumi e delle finestrature rispetto al corpo originale, risolvendo l’accesso con percorsi coperti a servizio dei diversi ambiti grazie a un parziale ampliamento sul lato est, ampliamento che ha avuto anche l’effetto di rendere il prospetto meno imponente in altezza”.
La villa, che possiamo definire di pieno spirito razionalista, presenta una scansione dei volumi molto interessante, in cui i ‘pieni’ e i ‘vuoti’ giocano ad effetto, accentuati in maniera raffinata e funzionale dal rivestimento esterno realizzato con le lastre in gres porcellanato Aisthesis 0.3 della collezione ZERO.3 di Panaria. Si tratta di lastre molto sottili in grande formato, realizzate con l’innovativa tecnologia “gres laminato”, grazie alla quale le caratteristiche tecniche della resistenza, della leggerezza e della flessibilità trovano una felice sintesi in una qualità estetica particolarmente importante. In questo caso, la scelta del colore scuro ‘lavica’ si rivela particolarmente felice per il contrasto con le parti intonacate bianche, contrasto che si ripete nell’alternanza lucido/opaco e che rafforza i ritmi serrati dei volumi. Molto interessante e di design è la continuità del rivestimento e quella particolare connotazione di “morbidezza” e luminosità insieme che valorizza l’intero progetto. “Less is more”, diceva Mies van der Rohe.
Panaria Ceramica, serie Aisthesis 0.3
grès porcellanato
100x300 cm
Lavica
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): < 0,5%
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): ULA UHA
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): < 145 mm3
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): > 120 N/mm2
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
LEED
EMAS
ISO 14001