A Modena inaugura l’innovazione

L’idea è nata da quattro profili fra loro diversissimi, un punto di partenza interessante e che ha rappresentato il primo mattone per la realizzazione dell’originale e versatile Amber, il cui nome vuole essere un omaggio al mondo delle api; Filippo Bottura – imprenditore, Cecilia Montano – chef, Marco Farina – personal trainer, e Benjamin Mascolo – cantante, sono infatti gli ideatori di questo nuovo concept che ha sede a Modena, al centro del Nuovo Comparto Alfieri Maserati.
Amber Fitness, Amber Café e Amber Lounge sono spazi uniti da un comune denominatore, proporre un progetto dedicato al benessere, da raggiungere sia attraverso la cucina sostenibile che cercando di vivere in sintonia con il proprio corpo. “La pandemia ha cambiato il nostro modo di vivere, e di conseguenza ha cambiato il paradigma della ristorazione, sparigliando le carte”, ha spiegato Filippo Bottura. “Durante il lockdown le persone hanno compreso l’importanza di sentirsi bene con sé stesse, hanno riscoperto il valore del cibo e hanno sentito il desiderio di recuperare il rapporto con la natura. Amber è un invito a ritrovare il proprio equilibrio: nel cibo, nella natura e soprattutto in noi stessi”.
Amber Café, nello specifico, si propone come un luogo multifunzionale, dove, per esempio, accomodarsi la mattina per la propria sessione di smart working mentre si fa colazione con pancake caldi o uova strapazzate. Alla colazione segue un menù per il pranzo, dove vengono proposte ricette bilanciate e nutrienti, adatte a chi ha appena finito, per fare un altro esempio, un allenamento sportivo.
Dal punto di vista compositivo lo spazio è organizzato attorno a un bancone centrale che funge da nodo di servizio e nasconde la zona dei servizi e della cucina. I tavoli per gli ospiti sono disposti in due aree, una vicina all’ingresso e rivolta verso le grandi vetrate e la seconda più raccolta, all’interno. Non ultimo, il déhors vivibile in tutte le stagioni e che permette agli ospiti di staccare completamente dal contesto urbano.
Filippo Franchini, progettista, racconta il percorso che ha portato alle specifiche scelte di stile: “siamo partiti da quello che già c’era, il grande albero di ulivo, e intorno ad esso abbiamo disegnato il déhors, con un grande tavolo conviviale che ne valorizzasse la presenza e 200 piante di gelsomino per rendere la natura davvero protagonista. Anche nella scelta degli arredi interni abbiamo selezionato prodotti all’insegna dell’artigianalità: nascono così il bancone, realizzato con piastrelle dipinte a mano sulla gamma colori del nostro brand, e le piastrelle dei bagni, che hanno un forte rimando alla natura e ai suoi elementi. Gli scarti delle piastrelle utilizzate per i bagni sono stati riciclati per realizzare i sotto-posate da tavola, valorizzando così quei concetti di sostenibilità e circolarità che non toccano soltanto l’aspetto food ma la totalità dell’offerta. La scelta dei colori va di pari passo con questa filosofia, spaziando dalle tonalità più calde che richiamano l’ambra alla gamma dei verdi e dei marroni, in un continuo rimando al mondo della natura”.
In questo contesto la ceramica – e nello specifico Gruppo Romani con la divisione Cerasarda Custom e con la serie Chromagic del brand Cir Manifatture Ceramiche – ha permesso di creare un senso di continuità con i concept alla base del progetto, come conferma il progettista: “le decorazioni a terzo fuoco a tutta parete, che si combinano con superfici colorate effetto resina, conferiscono all’ambiente un effetto materico e di naturalezza che viene poi rafforzato dagli altri elementi del locale come le piante in sala o le decorazioni dei piatti stessi. Le fantasie, realizzate appositamente sulla nostra gamma colori, rappresentano un omaggio alla natura e un rimando alla filosofia del brand”.