1800 Oak Street: un indirizzo da premio

Da poco terminato e già vincitore di due premi Gala Awards 2020 – ?Design and Architecture of a Multi-Family Renovation’ e ?Interior Merchandising of a Multi-Family Renovation’: si tratta del progetto di ristrutturazione delle aree comuni di un edificio multifamiliare in Virginia, negli Stati Uniti, trasformate – oggi – in uno spazio non solo di accoglienza, ma vissuto tutti i giorni dagli inquilini, che qui lavorano, si incontrano, si rilassano.
“Il principale obiettivo del progetto – spiega Phyllis Hartman, presidente e CEO dello studio Hartman Design Group, autore del progetto – era quello di rinnovare e redistribuire gli spazi comuni ormai datati del condominio, creando servizi funzionali e sorprendenti che parlassero ai residenti di oggi. Lo abbiamo fatto cercando di ricreare un’esperienza urbana-alberghiera che differenziasse l’edificio, dal punto di vista della socialità, da tutti gli altri”. Se, infatti, prima dell’intervento il piano terra dell’edificio era anonimo in termini di stile ma, soprattutto, era in gran parte inutilizzato, oggi lo stesso livello rappresenta un valore aggiunto, tanto dal punto di vista funzionale – grazie alla presenza di sale riunioni, spazi per l’home-working, salottini – quanto dal punto di vista commerciale e immobiliare.
Distribuito su circa 750 metri quadrati, il progetto segue principalmente due temi stilistici; il primo è legato proprio al nome della via su cui sorge l’edificio, Oak (quercia), essenza che è stata scelta per numerosi dettagli di interior design. L’alternanza fra tonalità cromatiche e texture materiche ha visto la successione – di stanza in stanza – dei materiali organici sui toni della terra e di dettagli ?gioiello’; un’idea progettuale sviluppata per comporre ambienti casual ma contemporaneamente eleganti. Un esempio concreto è rappresentato dalle porte d’ingresso, caratterizzate dalle sagome, in rilievo, di rami ed elementi naturali. Altrettanto succede con i controsoffitti lasciati a vista e con elementi ispirati alla corteccia della quercia e inseriti negli spazi collettivi, in modo da sottolineare il marchio Oak, simbolo del progetto e della proprietà.
Il secondo tema stilistico ha seguito i cardini progettuali tipici delle lobby di albergo; l’atrio dell’edificio, infatti, è stato rielaborato per offrire l’atmosfera che caratterizza le strutture di hotellerie, accoglienti, confortevoli, di alta gamma. Anche in questo caso, oltre alla puntuale composizione degli spazi è stato fondamentale il contributo dei materiali, che hanno permesso di raggiungere l’obiettivo. Nello specifico, la scelta – in termini di texture ed effetto cromatico – ha privilegiato l’ispirazione legata al marmo e resa concreta dall’offerta tecnica di Laminam, come spiega Phyllis Hartman: “dal punto di vista estetico abbiamo selezionato quello specifico prodotto, le superfici I Naturali – Calacatta Oro Venato, perché riproduce in maniera estremamente realistica l’effetto marmo. Dal punto di vista tecnico avevamo poi bisogno di un materiale poco pesante. E infatti la leggerezza delle superfici Laminam ha aiutato moltissimo con il metodo e la struttura di installazione, sia per quanto riguarda le pareti (a un piano e a due piani) che la panca”.