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La ceramica italiana al Saie 2020, soluzioni per il superbonus edilizia
L’appuntamento è a Bologna dal 14 al 17 ottobre, quando SAIE aprirà i battenti in un anno a dir poco difficile. Sicuramente non è stata una decisione semplice quella di confermare la fiera nonostante le limitazioni imposte dal Governo sul distanziamento sociale, ma SAIE potrà vantarsi di essere tra le prime manifestazioni fieristiche post covid-19.
Infatti, fiere e congressi possono ripartire dal 15 luglio 2020, come definito dall’ultimo DPCM 11 giugno e successivamente alle linee guida stabilite dalla Conferenza delle Regioni, ma l’attenzione alla sicurezza deve essere alta. SAIE attuerà sul campo tutte le indicazioni delle linee guide, ad iniziare dalla rilevazione degli ingressi, con file distanziate e controllo del numero complessivo di visitatori, tutti sottoposti alla misurazione della temperatura attraverso portali con telecamere ad infrarossi. Gli ingressi saranno organizzati con slot di orario differenziato e ai visitatori che ne fossero sprovvisto, sarà distribuita apposita mascherina. Gli ambienti saranno periodicamente sanificati ed i ricambi d’aria intensificati, in sostituzione degli impianti di condizionamento. Le corsie saranno ampliate (fino a 4 metri) e gli stand avranno prevalentemente almeno due lati liberi per favorire la circolazione dell’aria e delle persone. Per assicurare il distanziamento sociale saranno inoltre utilizzate ‘mappe di calore’ per identificare eventuali zone di assembramento nei padiglioni. Anche la ristorazione ed i trasporti saranno gestiti in assoluta sicurezza.
Nonostante le restrizioni, Senaf – società che organizza il SAIE – ha ritenuto che ci fossero le condizioni per consentire agli espositori di presentare nuovi prodotti e soluzioni costruttive sia in presenza, ma anche con l’ausilio della piattaforma di comunicazione #RestoAttivo. Con il supporto digitale, infatti, gli espositori potranno mantenere un contatto costante con il mercato (database profilato di oltre 260.000 operativi attivi del settore), presentando ad esempio tramite dei video i prodotti esposti in fiera.
In più, è utile ricordare che l’articolo 49 del DL n 34/19 riconosce un credito d’imposta per la partecipazione a fiere internazionali in Italia, come Saie, con l’obiettivo di favorire le imprese italiane e le manifestazioni internazionali. L’agevolazione è pari al 30% delle spese per l’affitto e allestimento degli spazi espositivi, per attività pubblicitarie, promozione e comunicazione, fino a un massimo di 60.000 euro.
È chiara quindi la volontà di voler tornare alla normalità o, quantomeno, di riprendere le attività correnti, purché siano gestite in totale sicurezza; e la riapertura del Saie è un nitido messaggio di ripartenza, che va letto anche in termini di ripresa economica.
È necessario, infatti, investire in edilizia e non si può nascondere un cauto ottimismo con il riavvio dei cantieri e delle rivendite edili dopo i difficili mesi di marzo ed aprile. Ottimismo che potrebbe lasciare spazio all’entusiasmo se effettivamente risulteranno efficaci le agevolazioni fiscali del cosiddetto superbonus al 110% del Decreto Rilancio, recentemente convertito in legge.
C’è grande aspettativa che il potenziamento degli incentivi per l’edilizia funzionali all’efficientamento energetico e la riduzione del rischio sismico ed il rafforzamento dello strumento della cessione del credito possano realmente avviare un percorso di rinnovamento del patrimonio edilizio, anche attraverso la demolizione e ricostruzione, a cui è stato esteso il superbonus. La demolizione e ricostruzione rientra infatti tra le misure di ristrutturazioni edilizie anche in caso di “diversa sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche”, senza vincoli in caso di effettuazione di lavori volti a migliorare le prestazioni energetiche e per l’adeguamento sismico degli edifici. Pertanto, gli incentivi volumetrici eventualmente riconosciuti per l’intervento possono essere realizzati anche con ampliamenti fuori sagoma e con il superamento dell’altezza massima dell’edificio demolito, sempre nel rispetto delle distanze legittimamente preesistenti. Sono escluse solo le zone omogenee A o in quelle assimilabili, ovvero i centri, i nuclei storici consolidati e gli ambiti di particolare pregio storico e architettonico. In questi casi, la demolizione e ricostruzione è consentita solo nell’ambito di piani urbanistici di recupero e di riqualificazione particolareggiati, di competenza comunale.
Su queste premesse, si basa la partecipazione della ceramica e del laterizio, in continuità col passato, per presentare prodotti e soluzioni efficienti, antisismiche e sostenibili.
Come è sempre avvenuto negli ultimi anni, i visitatori del Saie potranno attraversare l’Area della Ceramica e del Laterizio, che ospiterà alcuni mock-up in laterizio particolarmente performanti in termini strutturali e termici un’area espositiva dell’eccellenza delle piastrelle ceramiche con una dimostrazione della posa delle grandi lastre ed uno spazio comune dedicato proprio alle potenzialità del superbonus in edilizia, per ristrutturare la propria abitazione con i prodotti ceramici – laterizi, piastrelle e sanitari – ottenendo così i più elevati livelli di sicurezza, efficienza e sostenibilità.
È importante poter comunicare al mercato soluzioni costruttive evolute e al tempo stesso prodotte con materiali naturali, capaci di garantire efficienza energetica ed idrica, sostenibilità ambientale, comfort e salubrità, sicurezza strutturale ed in caso di incendio; proprietà intrinseche dei materiali ceramici.
Il Saie rappresenta, dunque, effettivamente la prima occasione, reale e concreta, per intercettare la domanda di soluzioni conformi al superbonus fiscale. Infine, la fiera sarà l’occasione per presentare al grande pubblico il nuovo progetto di ricerca Life Superhero (SUstainability and PERformances for HEROTILE energy efficient roofs, www.lifesuperhero.eu, www.lifeherotile.eu) finalizzato all’efficientamento energetico delle coperture in laterizio.
Settembre 2020