Nuovi usi della ceramica nella casa | di Livio Salvadori

I prodotti ceramici di nuova generazione attualmente disponibili sono il risultato della continua azione di ricerca e innovazione condotta dall’industria italiana su tutti i piani: dalle tecnologie produttive alle tipologie di prodotto, dal costante miglioramento dei livelli tecnico-prestazionali all’incessante studio e approfondimento progettuale in ambito estetico-compositivo su materiali, forme, spessori, grandi formati, superfici, finiture, colori e decori, senza dimenticare lo sviluppo di nuove tecniche di posa in opera.
Un processo di evoluzione costante, dal quale scaturiscono realizzazioni estremamente interessanti.

In ambito residenziale trovano impiego le lastre a spessore maggiorato, da 20 mm e oltre, utilizzate per gradini ed elementi di finitura di terrazzi, giardini, percorsi esterni e nel verde, oppure come resistenti piani operativi per banconi cucina. Allo stesso modo, le lastre a spessore ridotto, fino a 3 mm, sono utilizzate come rivestimento di superfici funzionali e di lavoro per tavoli e mobili, ma anche come finitura tecnica ed estetica di porte, pareti e volumi architettonici, senza dimenticare la posa a pavimento negli interventi di ristrutturazione, dove questi materiali rappresentano una soluzione particolarmente interessate ed economica, soprattutto se posati direttamente sull’esistente evitando costose demolizioni. Sempre per il design d’interni sono stati messi a punto prodotti e sistemi modulari caratterizzati da superfici con finiture tridimensionali a rilievo e texture tattilo-materiche che consentono di personalizzare gli ambienti della casa anche semplicemente valorizzandone solo alcuni elementi come una parete, un volume, una rientranza, un pilastro, una colonna, una superficie irregolare, la cornice di una porta, il rivestimento di un camino…

 

I materiali ceramici di nuova generazione sono in grado di interpretare queste applicazioni in modo ampio e differenziato, attraverso una proposta innovativa che sposta l’attenzione dal prodotto al progetto, accentuando i contenuti di modularità, flessibilità e personalizzazione. Non si propongono più al mercato singole piastrelle, magari di formati diversi, ma piuttosto schemi di posa, o soluzioni compositive trasversali, che, dialogando con altre collezioni o contaminandosi con altri materiali (metallo, vetro, legno ecc.) ed elementi di finitura, sono in grado di combinare interessanti geometrie o inedite composizioni cromatiche. Più che prodotti o serie, vengono proposti dei veri e propri “concept progettuali” che suggeriscono interpretazioni spaziali, proposte espressive, visioni sensoriali, atmosfere, suggestioni, stili di vita, sogni…
Le piastrelle diventano superfici architettoniche che disegnano lo spazio e definiscono modi diversi di abitarlo.

 

Marzo 2019