Ceramica: brillante il 2021, difficile fare previsioni per l’anno in corso | di Andrea Serri

L’indagine statistica nazionale dell’industria ceramica italiana rappresenta la fotografia dell’anno appena concluso e ci fornisce interessanti riscontri su quanto è successo. Evidenze che, affiancando fattori strutturali di medio/lungo termine a dinamiche congiunturali caratterizzate da grande variabilità, rendono difficile proiettare il già visto sul futuro.

Il 2021 per l’industria delle piastrelle, dei sanitari, delle stoviglie, dei materiali refrattari e dei laterizi si è chiuso in modo molto positivo, con una crescita in tutti i comparti – anche se con velocità diverse – tali da portare il risultato complessivo del ‘fare ceramica’ in Italia alla cifra record di 7,5 miliardi di euro, dei quali oltre i 2/3 derivanti dalle esportazioni nei diversi continenti. Il nuovo traguardo raggiunto è il frutto di una progressiva escalation delle vendite al passare dei mesi, grazie al valore riconosciuto al prodotto ceramico italiano ad ogni latitudine. Siamo in presenza di una crescita importante nei numeri (+15,4% nel fatturato delle sole piastrelle nel 2021) e duratura nel tempo, se si pensa che il punto di partenza lo possiamo far coincidere con l’inizio dell’estate 2020. Condizione che, allargando lo sguardo al contesto internazionale e a quello dei materiali alternativi, fa emergere come l’attenzione alla ceramica italiana sia un fatto strutturale, non un fulmine a ciel sereno.

Alla positiva tendenza della domanda si affianca, come noto, un rialzo pressoché generalizzato nei costi di gas naturale, imballaggi e logistica che impattano in modo altalenante ed importante sulla marginalità delle aziende. È un rovescio della medaglia amaro, inaspettato nelle dimensioni, e poco accettabile perché guidato – in molti casi – dalla speculazione finanziaria che drena al lavoro ed alle imprese le risorse necessarie per gli investimenti futuri.

L’evoluzione imprevedibile del conflitto bellico, come anche le recenti decisioni rispetto ai tassi di interesse, rende difficile fare previsioni sui comportamenti futuri della domanda e costringerà ad una navigazione a vista.  Modalità di procedere non agevole ma che però può contare su un fattore di straordinaria importanza: il consolidato legame con il sistema della distribuzione commerciale di tutto il mondo, che si è ulteriormente rinforzato grazie alla decisione delle aziende ceramiche italiane di continuare a produrre, nonostante tutto, per rispondere agli ordini che arrivavano copiosi dal mercato.

 

Giugno 2022