Tra grattacieli e pagode

Quattro fiumi, il ponte ad archi sovrapposti dipinti che si raddoppiano sull’acqua, il Santuario dei Panda, la gastronomia protetta dall’Unesco, grattacieli e pagode: siamo a Chengdu, dove tutto è gigante, a partire dai Panda e dal fiume Quinianfu largo mezzo miglio. Siamo nella capitale dello Sichuan, che riunisce 53 etnie, incrocia 4 cucine ed è il punto nevralgico dei trasporti cinesi. Siamo nella “terra dell’abbondanza”, così chiamata per il clima mite e i raccolti generosi.
“Chengdu è una città molto antica con un ricco patrimonio culturale e una popolazione giovane, tranquilla e benestante, grazie al suo innato senso degli affari.” racconta il designer Long Fei. “Il rapido sviluppo della Cina la sta cambiando. Negli ultimi vent’anni la popolazione è così aumentata da fare di Chengdu la quarta città cinese per numero di abitanti. Sta crescendo anche l’attenzione all’ambiente e soprattutto alla qualità della vita. Nel 2018 ai bordi della città è iniziata la costruzione di una grande città-giardino che prevede spazi pubblici, industriali e residenziali progettati in funzione del buon vivere, inteso a 360 gradi. Senza farle perdere il carattere, essa trasformerà l’intera città in una megalopoli verde a bassa emissione di carbonio”.
Questo appartamento fa parte di un intervento che ne prevede altri 8, di misure diverse. È realizzato nella parte residenziale più richiesta del centro storico di Chengdu, la zona più ricca dal punto di vista storico-culturale, dotata di verde e di tutte le strutture che, facilitando la vita quotidiana, ne aumentano il piacere.
Si può considerare una sorta di manifesto dell’approccio progettuale di Long Fei. “Il nostro studio ha lavorato soprattutto sull’interior design e sulla ricerca per clienti di fascia alta, realizzando interventi pubblici e privati. Siamo un affiatato team di progettisti di formazione diversa, accomunati da livelli professionali di alta qualità. Per noi il design è lo strumento per aiutare il cliente a godersi la vita anche grazie alla bellezza dello spazio”, precisa Long Fei. “Cerchiamo sempre di proporre soluzioni capaci di generare emozioni ed esperienze sensoriali, calibrandole in modo diverso in funzione dei sogni e dei gusti di ciascun cliente”.
“Il proprietario dell’appartamento ama il Made in Italy in tutte le sue forme. È garanzia di qualità, unisce creatività e tecnologia, estetica ed eco-sostenibilità”, aggiunge. Abbiamo scelto le lastre Mirage perché la loro finitura dà allo spazio la sensazione di trasparenza e limpidezza. Inoltre il formato 60×120 cm riduce sia lo spreco nella posa in opera sia il numero delle fughe, generando superfici più semplici e ordinate”.
Sul pavimento della zona giorno, il gres porcellanato effetto marmo della collezione “Jewels”, frutto di un accurato lavoro di studio e tecnica nelle venature, nelle nuances e nelle tinte, illumina e impreziosisce gli ambienti, riportando la mente a un materiale che ha ispirato gli artisti più famosi.