Progetti
Vetro, metallo e ceramica italiana per l’aeroporto di Zagabria
Laura Milan
Kincl Arhitekti - Neidhardt Arhitekti - Institut IGH
IMOLACERAMICA
2017
Il nuovo terminal passeggeri dell’aeroporto internazionale Franjo Tuđman di Zagabria-Pleso, il più importante scalo croato posizionato 10 km a sud della capitale, è operativo da marzo 2017 a potenziare e modernizzare uno scalo nato all’inizio degli anni sessanta. È un’architettura contemporanea dal lucente involucro firmata dal gruppo di progettazione croato composto da due studi di architettura, Kincl Arhitekti e Neidhardt Arhitekti, e una società di ingegneria, Institut IGH, risultati vincitori di un concorso internazionale di progettazione lanciato nel 2008 a cui parteciparono importanti nomi del panorama architettonico internazionale, tra cui i premi Pritzker Shigeru Ban (classificatosi secondo), Norman Foster (terzo) e la scomparsa Zaha Hadid (quinta).
Il progetto, che è anche la più grande opera infrastrutturale avviata nel paese negli ultimi 10 anni, risponde a una doppia richiesta: funzionale al continuo aumento di passeggeri, s’inserisce nella strategia nazionale di medio periodo che, comprendente anche cospicui investimenti sugli scali di Spalato e Dubrovnik, vuole aumentare l’attrattività turistica della Croazia e renderla sempre più il crocevia di riferimento per i passaggi internazionali del sud est dell’Europa.
Il gruppo di progettazione risolve il nuovo terminal nell’impostazione di due blocchi comunicanti racchiusi all’interno di un involucro di vetro strutturale e alluminio definito da complesse volumetrie continue e ondulate. Apparentemente leggere ed eteree, traggono ispirazione dalle creste del vicino monte Medvednica per dare carattere a un iconico hub destinato a essere il punto di partenza della futura Airport City, nuovo polo terziario e di servizi previsto attorno allo scalo. Il blocco principale occupa una superficie quasi quadrata di 137,5 x 131,1 m, alta internamente tra i 20 e i 34 m, mentre il secondario è una stecca parallela alle piste con 8 moli, le relative aree di attesa e una galleria commerciale. Le funzioni aeroportuali sono organizzate in quattro livelli: l’area arrivi, con il recupero bagagli e il controllo passaporti in ingresso, è collocata ai due inferiori, mentre i due superiori sono destinati alle partenze, con il check in e gli spazi necessari al controllo.
L’interno è luminoso, allestito in modo semplice e funzionale e virato su colori freddi modulati dal bianco ai molti toni del grigio. Le ampie superfici trasparenti, strategicamente aperte sul paesaggio, introducono durante il giorno abbondante luce naturale unendosi senza soluzione di continuità alla dinamica copertura in pannelli di alluminio. L’involucro è plasmato da una complessa struttura reticolare spaziale bianca è totalmente a vista, sorretta da 18 punti di appoggio e composta da 26.000 tubolari metallici tenuti insieme da 6.100 nodi.
Le estese pavimentazioni diventano importante elemento di definizione degli spazi interni. Superfici di passaggio per milioni di viaggiatori, devono essere durevoli e funzionali senza rinunciare all’estetica: speculari alla grande struttura di copertura, scelgono la ceramica italiana di Imola Ceramica, 30.000 mq posati di lastre extra size della collezione Micron 2.0, dello spessore di 10.5 mm, per il progetto simbolo di un futuro di crescita.
ImolaCeramica, Micron 2.0
grès porcellanato
60X120
White
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): ≤0,1
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): LA
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): < 140mm³
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ˃ 45N/mm²
Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R10
Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
ECOLABEL
LEED
EMAS
ISO 14001
NF UPEC