Progetti
La nuova dimensione tecnica del Salus per Acquam
Federica Andreini
MAPEI
2014
Per parlare di progetti come quello a Demjen, è necessario essere preparati a fare un viaggio e disporlo su varie dimensioni; tempo, spazio, cultura e tecnica.
Cominciamo da quella temporale: sin dai primi albori di questo pianeta, l’acqua è stata considerata vitale sia per il sostentamento che per la nascita e lo sviluppo delle civiltà vegetali, animali e umane; l’uomo si è reso conto dell’acqua importanza anche per le sue proprietà benefiche di semplice contatto e immersione, coadiuvando così la protezione dalle malattie, la guarigione dai mali che potevano affliggere l’anima e il corpo, attribuendole misteriosi e quasi divini poteri rigeneranti di cui parlano i moltissimi miti a noi arrivati dalle tradizioni più antiche. Non stupisce che uno dei comuni denominatori di molte civiltà, siano i luoghi come SPA, terme e hammam che hanno tutti in comune l’utilizzo l’acqua in tutti i suoi stati per favorire e migliorare la salute e la vita umana. Tra le sue proprietà troviamo quella di conduttore e conservatore di oligoelementi e la capacità di trasmetterle al corpo umano. Non fa di certo eccezione l’Ungheria con le sue quasi 1000 fonti termali presenti su tutto il suo territorio, che comprendono anche la città di Demjen, a circa 250 km da Budapest, dove troviamo la Demjén Cascade Cave e Avventura SPA: un posto incantevole che si estende su una superficie d’acqua di 1500 mq, sette piscine e un sistema di grotte di 760 m di lunghezza che mette a disposizione dei clienti una gamma di trattamenti completa, nella totale tradizione ungherese di sfruttamento delle sorgenti termali del territorio. La sua architettura segue sì la tradizione, ma si ispira anche alle nuove tendenze pensate per le aree benessere mondiali. Il design degli interni è molto ricco e va dalla presenza dei mosaici fino alla cromoterapia. Ma cosa ha reso possibile tutto questo? Che l’acqua sia un bene prezioso nessuno lo nega, ma in architettura potrebbe essere il nemico numero uno in quanto una delle sue incredibili qualità è quella di filtrare, di passare, di insinuarsi in ogni piccola fessura o di crearla, anche dove nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe potuta arrivare. Quando entriamo in un centro benessere, in una Sanitas per acquam (SPA), siamo sempre molto concentrati sul goderci il relax per cui stiamo pagando, di goderci appieno degli ambienti e di venire stupiti dalle sempre nuove e aggiornate proposte per garantirci una esperienza di benessere sempre più taylor made. Ma il nostro relax, il nostro benessere poggia su una tecnica, professionalità e ricerca di materiali che permettono la realizzazione di ambienti umidi, di soluzioni progettuali che garantiscano l’efficienza delle vasche, delle docce, delle saune, degli hammam e degli idromassaggi. L’impermeabilizzazione è fondamentale e imprescindibile e l’uso dei materiali Mapei la rende possibile, efficiente e duratura nel tempo: come secoli fa i romani portarono la loro conoscenza delle thermae in Ungheria, così oggi Mapei mette a disposizione la sua professionalità sigillando una connessione storica tra i due paesi. Ogni applicazione ha un prodotto di riferimento ben preciso, una posa a regola d’arte in tutti i punti della struttura, dalle zone di scambio, come scale e corridoi di connessione, alle vere e proprie stanze di trattamento. Ogni ambiente ha esigenze ben definite che devono essere esaurite in maniera perfetta per il bene della struttura e degli utenti. La gamma dei prodotti messi a disposizione della committenza Demjén Therma Spa Ltd. e della Konstrukció Invest Ltd, si è diversificata sui vari livelli del processo costruttivo e di ristrutturazione in maniera progressiva, partendo dalla preparazione dei calcestruzzi per cui sono stati usati MAPEQUICK AF 1000 e per gli interventi di riparazione del calcestruzzo già esistente, i materiali di riferimento sono stati MAPEGROUT 430 e PLANITOP 400; le fessurazioni sono state sigillate utilizzando la resina epossidica EPOJET.
Prima della posa, le superfici sono state livellate con PLANITOP FAST 330 e ADESILEX P4 e i preesistenti sottofondi cementizi sono stati consolidati con PROSFAS e primerizzati con PRIMER G.
Nelle piscine e nei bagni, per l’impermeabilizzazione sono stati utilizzati MAPELASTIC, MAPEBAND, MAPEGUM WPS e MAPELASTIC AQUADEFENSE. per quanto riguarda la posa delle piastrelle in ceramica e mosaici in ceramica e vetro all’interno delle vasche d’acqua, il prodotto usato è stato ELASTORAPID, mentre è stato usato KERAFLEX S1 per incollare i materiali ceramici che sono andati a definirne i contorni e i bordi vasca e per l’applicazione anche alle aree relax. Negli ambienti delle grotte termali, vediamo l’utilizzo di KERAFLEX MAXI S1 (dedicato al mercato ungherese) per la posa; nei bagni è stata aggiunta anche la protezione antiscivolo grazie all’applicazione di ADESILEX P9. Il tocco finale nel processo di finitura del progetto di posa, viene dato dall’uso di KERAPOXY CQ e MAPEGLITTER per la fugature delle piastrelle nelle piscine mentre è stato usato ULTRACOLOR PLUS per le fughe di tutte le zone. La complessità di stratificazione delle varie fasi di impermeabilizzazione in un progetto di questa portata non crea solo un palinsesto strutturale e materico, ma anche di tempi lavorativi calcolati e rispettati, di progettazione attenta e risolutiva, per dare vita anche ad un metodo replicabile di lavoro che si inserisce perfettamente in un elenco ideale di best practices.