Una nuova casa per una società ultracentenaria

Fondata a Torino il 31 dicembre 1828 con il nome di “Società Reale di Assicurazioni generale e mutua contro gli incendi”, la Reale Mutua ha radici saldamente legate al capoluogo piemontese, nonostante l’attuale espansione internazionale del Gruppo.
La dimostrazione è palese nel nuovo edificio recentemente inaugurato dalla società, quasi un secondo quartier generale nei pressi dalla sede principale. Nato dalla demolizione e successiva ricostruzione del palazzo ex IREN, là dove un secolo fa c’era la centralina che alimentava i tram, si erge nel centro storico di Torino, entro il caratteristico schema urbanistico geometrico di romana memoria della Julia Augusta Taurinorum.
Realizzato su progetto generale della società Artecna, che ha seguito anche la direzione lavori, l’intervento si caratterizza per l’involucro architettonico attraverso il quale l’edificio cerca di instaurare un dialogo intenso con il contesto dei fronti limitrofi. Il disegno della facciata, curato dallo Studio Iotti + Paravani, vincitori di un concorso di idee promosso dalla committenza, qualifica il complesso conferendogli un aspetto chiaramente contemporaneo e allo stesso tempo intimamente connesso al quartiere, composto di edifici che datano dalla fine dell‘800 ai primi del ‘900.
I nuovi uffici sono sorti con l’obiettivo di trasferire alcune funzioni della società, già attive in varie sedi cittadine, in un’unica centrale operativa, di nuova concezione, con un’organizzazione degli spazi che rifletta l’evoluzione tecnologica del lavoro; ospitano circa 800 postazioni, una sala conferenze per 200 persone e 150 posti auto.
Finalizzato al conseguimento della certificazione LEED – Platinum, il progetto integra soluzioni orientate alla ricerca di un’elevata efficienza energetica associata a qualità architettonica, funzionalità tecnologica e comfort ambientale.
Per garantire ai dipendenti adeguati standard di benessere a tutti i livelli, dall’acustica alla temperatura fino alla luminosità, il layout degli interni definisce spazi di lavoro confortevoli ed ergonomici, con numerose aree relax, incluso il sesto piano, dal quale si gode di una splendida vista sulla città.
L’involucro architettonico presenta scelte cromatiche, proporzioni, materiali e allineamenti che oltre a delineare un perfetto inserimento nell’intorno urbano, sono in grado anche di creare atmosfere calde e accoglienti negli ambienti interni. Prevalentemente materico, severo e rigoroso, il rivestimento si rivela luminoso nei toni e chiaro nel disegno, che genera un movimento diseguale ma armonico tra i vari piani.
I fronti esterni sono stati realizzati con la tecnica della “facciata a cellule”, alternando celle opache e trasparenti, un innovativo sistema strutturato in scocche preassemblate che utilizzano pannelli compositi alleggeriti con una finitura in lastre ceramiche di grandi dimensioni. La parte trasparente è costituita da vetri selettivi basso-emissivi con pvb acustico, le cui caratteristiche si differenziano a seconda dell’orientamento delle facciate, mentre i pannelli opachi, in lastre Kerlite di Cotto d’Este, garantiscono l’aspetto massivo desiderato, associando cromie coerenti con l’architettura storica torinese e perfette soluzioni d’angolo con effetto a “tutta massa”.
Fornite nel formato 100×300 cm, con spessore 5,5 mm, le lastre Kerlite, Custom Made, evoluzione del prodotto Bergen, assicurano elevate prestazioni meccaniche, leggerezza, funzionalità e massima precisione e velocità di montaggio.
Alle facciate esterne si contrappongono i fronti interni dell’edificio, più aperti e trasparenti, completamente affacciati sulla corte, cuore verde rigenerante del complesso.