Nuova vita a Kiev per lo storico Tsum

La riapertura (2016) del Centro Commerciale Tsum, situato nel cuore di Kiev all’incrocio delle vie Khreshchatyk e Bohdana Khmelnytskoho, ha restituito alla città uno dei suoi punti di riferimento più significativi. Quella di Tsum è una lunga storia. La sua nascita risale al 1939 quando Alexey Viktorovich Shchusev, architetto russo noto per la sua capacità di operare in una molteplicità di stili, lo disegnò come libreria. Distrutto dalle bombe della seconda guerra mondiale, fu ricostruito due anni dopo e nel 1956 esteso, conservando in entrambi i casi la facciata originaria. Nel 2010 Tsum fu acquisito da Esta Holding (gestore immobiliare di Esta Group) che ne decise la chiusura dal 2012 programmandone il totale rifacimento. L’intervento ha richiesto quattro anni e cento milioni di dollari. Conservare le caratteristiche di Tsum per rispettarne il profondo radicamento storico-culturale nella città e contemporaneamente attualizzarle per il cliente del ventunesimo secolo: queste le linee guida del progetto di ristrutturazione dello studio londinese Benoy. In quest’ottica sono state messe in sicurezza (agganciandole a una struttura metallica) e restaurate le facciate Art Déco del 1939 e 1956. Lo spazio interno (dopo la completa demolizione di tutte le strutture preesistenti) è stato invece riconfigurato tenendo conto dei più avanzati format commerciali contemporanei. Durante l’esame propedeutico dell’edificio le pareti di facciata del sesto e settimo piano (aggiunti al complesso originario in tempi successivi) avevano rivelato difetti di progettazione che avrebbero potuto minare l’intera opera di ricostruzione. I mattoni utilizzati inoltre, di bassa qualità e con resistenza inadeguata, avrebbero potuto far collassare le pareti stesse, quindi radicalmente smantellate e fedelmente ricostruite. Le maggiori difficoltà, dovendo operare in aderenza ad altri edifici, sono derivate dalla costruzione delle fondazioni e della sottostruttura dei tre nuovi piani interrati. Per lo scavo della fossa è stato più conveniente adottare il sistema Top-Down che invertendo il tradizionale processo costruttivo consente di minimizzare l’impatto negativo del cantiere sulle costruzioni confinanti. E’ stata quindi realizzata per prima la soletta in cemento armato più vicina al piano terra. Sotto di essa, fuori vista, si è poi scavato con macchine movimento terra di piccole dimensioni fino all’altezza di formazione della soletta inferiore. E così via fino alle fondazioni. Per sostenere le pareti della fossa, in alcuni punti (oltre alla palizzata di micropali) sono stati impiegati sistemi di ancoraggio di acciaio. Il nuovo iconico Tsum si sviluppa su dieci livelli per un totale di 45.000 metri quadri. Sorprendente il vuoto a forma libera al centro in cui sono state installate le scale mobili. Due dei tre piani sotterranei sono adibiti a parcheggio (180 posti) mentre il terzo ospita l’abbigliamento maschile e le calzature. Con gli altri sette piani fuori terra sono complessivamente 23.500 i metri quadri commerciali disponibili. Caffè, bar e ristoranti sono distribuiti al settimo piano, dove è stata ricavata anche una terrazza panoramica di 1000 metri quadri. Alla realizzazione di Tsum ha contribuito Atlas Concorde con una importante fornitura di pavimenti in gres porcellanato e rivestimenti in pasta bianca. La presenza, decisiva per la creazione delle atmosfere dei vari ambienti, si sviluppa negli spazi indoor con le serie ceramiche effetto cemento Evolve ed effetto marmo Marvel Pro, Marvel e Sign e in quelli outdoor con la collezione ad ispirazione legno Etic Pro e ad ispirazione pietra Sunrock.