Progetti
Comunione, Condivisione, Contemporaneità
Elena Pasoli
Marco Introini
Giulio Barazzetta - SBG Architetti
CASALGRANDE PADANA
2015
Accostandosi a un complesso architettonico quale la Chiesa di Nostra Signora della Misericordia, più nota come Chiesa di Vetro, a Baranzate (Milano), i progettisti chiamati a curarne il restauro si sono certamente trovati di fronte a una bella sfid, intellettuale prima ancora che progettuale. Una sfida “assistita”, per così dire, perché questo progetto è stato la riscrittura della stessa opera da parte degli autori affiancati da altri progettisti da loro stessi scelti: una condizione molto particolare dell’intervento che ha proposto persino una ridefinizione del termine stesso “restauro”.
Progettata da Angelo Mangiarotti, Bruno Morassutti e Aldo Favini e completata nel 1958, la chiesa, con il suo uso pionieristico di strutture prefabbricate e facciate in ferro e vetro, ha rappresentato un importante realizzazione di architettura di tipo industriale, recentemente sottoposta a vincolo monumentale. “E’ questa un’interpretazione del restauro che esplora la differenza fra vero e verosimile, ma che allo stesso tempo risiede nei materiali, dentro la costruzione – spiega l’autore del recupero Giulio Barazzetta, SBG Architetti – Ciò che restava della materia dell’edificio originario ha costituito il filo imprescindibile di questo lavoro. Nella materia e nei suoi strati si situa lo scarto fra vecchio e nuovo, della sua iconografia si sono riproposte la percezione e l’immaginario. Qualità simili il più possibile a quelle ricercate sin dall’inizio di questo progetto nel 1956”.
Menzione speciale nella categoria “istituzionale arredourbano” al concorso “La Ceramica e il Progetto”, secondo premio nella categoria “edilizia pubblica e dei servizi” al concorso Grand Prix 2013-2015 di Casalgrande Padana, all’intervento è dedicato un volume della collana Electa Architettura, nella cui prefazione Rafael Moneo afferma che la Chiesa di Vetro “si avvicina, perlomeno nelle intenzioni, al tempio greco”, perfetto nelle forme e nell’impiego della conoscenza tecnica.
Nello spirito della massima conservazione, il progetto di recupero si è innanzi tutto concentrato sulla sostituzione di parti ed elementi per quanto possibile, integrando l’esistente con impianti e servizi di nuova generazione e utilizzando il necessario consolidamento e isolamento di solaio e vespaio come loro ristretti alloggiamenti; massima attenzione è stata, infatti, prestata a agli aspetti ambientali e all’uso di tecnologie energeticamente efficienti tra cui geotermia e vetrate a tripla camera; l’illuminazione è stata affidata a tecnologie domotiche e senza fili, mentre nuovi spazi sono stati creati nella cripta semi-interrata, che in precedenza non era stata utilizzata.
Un impegno particolare è stato profuso alla ricerca di materiali che potessero restituire integralmente l’effetto dell’edificio originario; prima fra tutte la facciata in ferro e vetro, completamente ricostruita e progettata con stratigrafie interne per riprodurre l’aspetto esteriore, le trasparenze, i giochi di luce delle facciate originali che contenevano isolante in polistirene.
Particolarmente felice la scelta del pavimento, realizzato con piastrelle in gres porcellanato di Casalgrande Padana (Gres Plus, Cotto Ramato) che riprendono quelle originali in cotto rosso mattone nella misura (14×28), nell’aspetto morfologico, nella struttura superficiale, e soprattutto nella vibrazione cromatica, con una tinta non omogenea che sa equilibrare la predominante azzurro-verde della luce filtrata dal rivestimento. Una scelta che risponde al carattere di restauro filologico di tutto l’intervento, come illustra l’arch. Barzetta: “L’utilizzo di un materiale cosiddetto corrente è particolarmente consono alla laconicità esemplare dell’edificio e allo spirito di innovazione della produzione dei suoi autori”.
Casalgrande Padana, linea Gresplus, Cotto Cerato
grès porcellanato
14x28 cm
Cotto Ramato
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): < 0,10%
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): conforme
Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): 50÷60 N/mm2
Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme
LEED
EMAS
NF UPEC