Room Mate Giulia, il nuovo design hotel firmato Patricia Urquiola

Aperto a Milano a inizio 2016, Room Mate Giulia Hotel è il nuovo hotel che, a due passi da piazza del Duomo e alle spalle della galleria Vittorio Emanuele II, ha finalmente portato la giovane ed emergente catena spagnola Room Mate Hotels e la sua filosofia anche nella dinamica capitale italiana del design. Qui, forse per la prima volta nella sua storia, realizza una struttura anche griffatissima: il progetto dell’albergo è infatti stato sviluppato da Patricia Urquiola (affiancata da Frederik Dewachter e di Alberto Artesani), un nome legato sia alla Spagna, suo paese di origine, che al capoluogo meneghino, dove è stata allieva di Achille Castiglioni e dal 2001 ha sede il suo studio.
La giovane società Room Mate, nata in Spagna, è oggi gestita dai soci Enrique Sarasola, Carlos Marrero, Eduardo Sanzol e Gorka Atorrasagasti e ha presto conquistato il mondo: partendo dalla penisola iberica, dove attualmente gestisce 12 strutture (a Madrid, Barcellona, Salamanca, Malaga e Granada), ha avviato 4 strutture in Europa (una ad Amsterdam, a cui nel 2017 se ne aggiungerà un’altra nella dinamica Rotterdam, due a Firenze e una Milano) e 6 nel mondo (a New York, Miami Beach, Città del Messico e Istanbul).
La strategia commerciale strizza l’occhio a una clientela giovane che vuole strutture centrali, accoglienti, moderne e attente al design ma anche prezzi accessibili. Con approccio friendly, a partire dal sito web e da una strategia di marketing che ha fatto della rete il principale canale di accesso, e dai nomi degli hotel, che, da Emir a Pau, da Isabella ad Aitana, richiamano la confidenza e la familiarità di un roommate, un compagno di stanza.
Room Mate Giulia rifunzionalizza un edificio milanese del XIX secolo creando al suo interno ambienti raffinati che rivisitano alcuni elementi tipici della tradizione costruttiva meneghina (i rivestimenti di lastre di marmo rosa e la parete curva di mattoni in terracotta che accolgono i clienti nella lobby d’ingresso). Ispirano il loro carattere alla domesticità milanese e a quello di una città che ha contribuito alla costruzione di una parte importante della storia del design. Contemporaneamente vintage e ispirata anche dalla graphic art, la progettazione delle sue 85 stanze e dei suoi spazi comuni personalizza ambienti tutti diversi, virati sulle tonalità del rosa, del verde, del blu e del terracotta e li arreda con mobili provenienti dall’ampia produzione dei designer cittadini. I servizi offerti comprendono anche una spa, un’area relax e un centro fitness.
Attentamente scelti per esaltare nuclei sempre diversi, il grés porcellanato prodotto da Ceramica Vogue (collezione Trasparenze) riveste le superfici di tutti i bagni della struttura, dove il progetto della Urquiola ha deciso di posare elementi sempre uguali, piastrelle quadrate di formato 10×10 cm con finitura lucida. Scelte nelle due tonalità ghiaccio e cipria, sono personalizzate da fughe a contrasto colorate e sempre diverse che, in tinta con ogni ambientazione, riescono a esaltare la diversità e l’unicità di tutti gli ambienti.