Progetti
Progettista e produttore: un incontro felice
Maria Giulia Zunino
Luciano Busani
Antonietta Ottanelli
FIORANESE
Braglia Ceramiche Di Braglia Enrico & C. Sas
2016
“La cosa più impegnativa è stata la scelta del rivestimento dei terrazzi”. Così esordisce Antonietta Ottanelli nel commentare questo lavoro. “Continuavo a pensarci, cercavo, ero dibattuta tra varie possibilità ma non ero convinta. Tutto alla fine si è risolto nel mio incontro con Fioranese”.
Ma facciamo un passo indietro. Il proprietario di una casa a Piombino – inabitata da tempo e progettata negli anni Settanta da un architetto che in questa zona ha firmato opere di qualità -decide di restaurarla e risanarla, affidandone l’incarico allo Studio di architettura di Ottanelli e Manetti.
“La casa è in una posizione invidiabile. È direttamente sul mare e gode della vista imperdibile dell’arcipelago toscano: l’Elba è proprio di fronte. Negli anni il progetto originale era rimasto integro anche negli arredi, ricchi di dettagli interessanti. Per me sarebbe stato un delitto snaturarla. L’interno non aveva bisogno di grandi interventi: i pavimenti di piastrelle in grès con decori in rilievo erano in ottimo stato. Sono intervenuta solo su un bagno, per adeguarlo alle esigenze di oggi”, continua.
La casa è un progetto globale, oserei dire alla Gio Ponti – “Anch’io ci ho subito pensato”, confessa, “tanto che per rivederlo mi sono concessa una brevissima vacanza a Sorrento nell’albergo da lui progettato” – per l’abilità di combinare il decoro con l’architettura e anche per la scelta dell’uso della ceramica.
Affrontare un manufatto del genere – per la sua posizione vincolato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali, che ha chiesto di modificare il colore delle murature dal bianco originale al beige che meglio lo inserisce nel contesto – richiede una sensibilità particolare.
Le terrazze creano un interessante e disegnatissimo percorso dinamico su più livelli: allargamenti abitabili, restringimenti, scale e passaggi di collegamento portano dal soggiorno al piccolo giardino. I parapetti metallici così particolari e l’improvviso comparire nella parte bassa di innesti perimetrali in mattoni – mantenuti – ne aumentano il fascino.
Accanto alla scelta di effettuare un taglio nella balaustra muraria per inserirvi una parte vetrata che offre al soggiorno la vista del mare, nell’accorto restauro l’attenzione si è concentrata sul rivestimento esterno.
“Cercavo una ceramica coerente alla casa, più facile da trovare nella bicottura che ho scartato perché non è mai adatta all’esterno e tanto meno se è sul mare. Fioranese me l’ha offerta. Sono stata fortunata. La pasta del loro grès è particolare, queste piastrelle non sono lucide e non danno l’idea dello stampato finto e plasticoso, il decoro che ho scelto è nuovo”, precisa Antonietta Ottanelli.
Si tratta della collezione in grès porcellanato Cementine EVO, frutto della collaborazione di Fioranese con la designer Silvia Stanzani: ispirata alle tradizionali mattonelle di pasta di cemento è connotata da grafiche dal forte impatto visivo, quasi optical. Un prodotto tecnologico e contemporaneo dal sapore storico.
La scelta ha privilegiato le versioni 4 e 5. Al livello basso EVO 4 dialoga con il bordo in mattoni grazie a un disegno dove un corposo segno bianco continuo e curviforme si snoda a delimitare le campiture nei toni dei beige e dei grigi. Al livello superiore EVO 5 – reso vibrante dal ritmo delle nervature delle piccole foglie, poggiate su un fondo beige in file nere e bianche parallele, che generano una sorta di lisca di pesce bicolore – entra in relazione con i tavoli neri originali con il piano in ceramica e da lontano dà l’impressione di una inusuale punteggiatura.
La soluzione è vincente, con la soddisfazione di tutti.
Fioranese, Cementine EVO
grès porcellanato
20x20 cm
versione 4 e 5
Assorbimento dacqua (ISO 10545-3): 0.05%
Resistenza allattacco chimico (ISO 10545-13): 0.03
Resistenza allusura e allabrasione (ISO 10545-6): 1
ISO 14001